Il Barocco genovese nelle valli: giornata di studi a Rocchetta
ROCCHETTA LIGURE — Gli Spinola di Luccoli, a cui appartenne il palazzo oggi sede del municipio a Rocchetta Ligure, erano nel corso del Seicento titolari del feudo di Roccaforte e Rocchetta, perno centrale di un territorio costellato di feudi controllati dalle maggiori casate genovesi. Le vallate appenniniche, tra Liguria, Piemonte e Lombardia sono contraddistinte per tutta l’Età Moderna dall’esistenza di una fitta rete di feudi di natura imperiale, che hanno conservato a lungo la loro autonomia in nome di un legame diretto ed esclusivo con l’Impero.
Il territorio dell’Oltregiogo è caratterizzato da stili artistici differenti, in risposta ad un assetto politico che vede quest’area contesa tra Stato di Milano, Repubblica di Genova e Monferrato. In questo contesto si collocano gli arrivi di opere dalla Liguria, certamente favorite dall’insediarsi di feudatari genovesi, che investono in terre, palazzi e castelli, ed anche in immagini, facendosi committenti di opere altrimenti incomprensibili in luoghi a volte defilati.
Intorno a questi temi, sabato 16 luglio a Rocchetta Ligure sarà proposta una giornata di studi, che si svolgerà a Palazzo Spinola, con interventi dei massimi esperti di Barocco genovese. La giornata intende infatti porsi in dialogo con le mostre dedicate a questo tema in corso a Genova, grazie alla collaborazione dell’editore Sagep.
L’evento è promosso dalla Diocesi di Tortona in collaborazione con l’Università di Torino e gode del patrocinio delle Unioni di Comuni Terre Alte, Valli Borbera e Spinti, Valli Curone, Grue e Ossona. Saranno parte attiva della giornata i volontari del Comune di Rocchetta e gli alunni dell’istituto Ciampini Boccardo di Novi.