Centrodestra contro Pd e M5S: «Le loro priorità sono Ius Scholae e Cannabis»
Nota dei capigruppo casalesi di Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega
CASALESE – Con una nota congiunta il centrodestra di Casale – nelle parole dei capigruppo in consiglio comunale di Fdi, Lega e Forza Italia Fabio Botteon, Alberto Drera e Benedetto Riccobono – manifesta il disappunto nei confronti dell’agenda programmatica «di una parte del Parlamento che come priorità lo Ius Scholae e la legalizzazione della cannabis, a fronte di un centrodestra attento e concentrato a trovare soluzioni percorribili per migliorare la vita ai cittadini».
«Il nostro Paese versa in grandi condizioni di difficoltà – spiegano Drera, Riccobono e Botteon – e a farne maggiormente le spese sono i ceti medi, che vedono gradualmente erodersi il loro potere d’acquisto. L’aumento dei costi dell’energia e del carburante, oltre che l’aumento generalizzato dei prezzi sono le situazioni che dovrebbero avere maggiore attenzione da parte del Parlamento».
Quindi la frecciata: «I cittadini si aspetterebbero che in una simile condizione a Roma si lavorasse per mettere un freno a questi aumenti, così penalizzanti per la maggioranza della popolazione. A fronte delle difficoltà che quotidianamente attanagliano milioni di cittadini, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle mettono al centro dell’attenzione la riforma della cittadinanza, istituto che peraltro in Italia funziona piuttosto bene e ciò lo si evince dai dati: l’Italia rilascia una media di
cittadinanze ben più elevata di altri paesi dell’Unione Europea. Ci viene da chiederci da cosa sia giustificata questa grande attenzione a questi temi, forse è dettata da ragioni elettorali?
Se così fosse sarebbe gravissimo, perché verrebbe confermato che a prescindere dalle condizioni del Paese, ciò che viene prima di tutto è la salute di un determinato partito o movimento. Ci auspichiamo un cambio di marcia tangibile sulle problematiche citate poc’anzi, ciò è sicuramente necessario per aiutare i tanti cittadini e le tante aziende del nostro Paese, ma anche per ridare credibilità alla politica che nel tempo ha dimostrato di non essere all’altezza delle situazioni che si è trovata ad affrontare.
I partiti del centrodestra hanno dimostrato di avere a cuore le reali esigenze del Paese, speriamo che anche gli altri partiti ne prendano atto e si convincano della necessità di intervenire in quella direzione, altrimenti continueremo a vedere diminuire il potere d’acquisto delle famiglie che si troverebbero costrette a limitare i consumi, entrando così in un circolo vizioso senza fine».
Quindi un appello: «In momenti come questi è la politica che può cambiare rotta e ridefinire le circostanze. Crediamo che si sia aspettato fin troppo e che questo sia il momento di agire, lasciando da parte le scaramucce partitiche, le bandierine sulle
leggi e i cavalli di battaglia. Ora è necessario lavorare tutti nella stessa direzione concentrandosi sui veri problemi che affliggono i cittadini di questo Paese.
Seguito da un’ultima stoccata (non proprio in punta di fioretto): «Alle volte, spesso a ridosso delle consultazioni elettorali, ci chiediamo perché la politica stia perdendo credibilità, perché i cittadini si disaffezionino dalla stessa e perché non si rechino alle urne. Pensiamo che la risposta si possa trovare nei fatti. In uno dei momenti più tragici della storia italiana del dopoguerra, invece che cercare di risolvere le problematiche reali del paese, si perdono numerose ore di lavoro in aula per problemi che interessano una piccola minoranza e che alle volte hanno fini tutt’altro che nobili».