Pernigotti, il "rilancio in proprio" l'ultima trovata dei Toksoz
L'azienda ha confermato l'interruzione delle trattative con i potenziali partner. C'è anche un nuovo amministratore delegato
La riunione è stata aggiornata al 21 luglio: i Toksoz nel frattempo dovranno presentare un piano industriale
NOVI LIGURE — Pernigotti continua a rimanere in mezzo al guado. Ieri dal tavolo aperto al ministero del Lavoro non è arrivata l’attesa risposta sulla proroga della cassa integrazione, richiesta dal proprietario Ahmet Toksoz e dal nuovo amministratore delegato Gokhan Inceoglu. La riunione è stata aggiornata al 21 luglio: i 56 lavoratori della fabbrica dolciaria di Novi Ligure dovranno ancora attendere per sapere cosa ne sarà dei loro impieghi.
Attualmente sono in ferie “forzate”. Chi invece ha esaurito i periodi di ferie viene pagato dall’azienda, ma nessuno va più a lavorare nello stabilimento di viale della Rimembranza da tempo, perché tutti gli impianti sono fermi. La cassa integrazione è scaduta il 30 giugno scorso e la Pernigotti ha chiesto una proroga di 12 mesi. Manca anche il piano industriale, richiesto sia dal ministero che dai sindacati: l’azienda, se vorrà avere una possibilità che la cassa sia prorogata, dovrà presentarlo entro il 21 luglio.
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Pernigotti, il "rilancio in proprio" l'ultima trovata dei Toksoz
L'azienda ha confermato l'interruzione delle trattative con i potenziali partner. C'è anche un nuovo amministratore delegato