Il nuovo dirigente del Comune a tempo determinato. Critiche del Pd
Strascichi della seduta di lunedì sera in consiglio comunale
VALENZA – Seduta ‘lampo’ del consiglio comunale di Valenza lunedì sera. Meno di un’ora e mezza la durata della riunione.
Probabilmente il tema più importante in ordine del giorno era la modifica alla nota di aggiornamento al Dup. Nella sua esposizione l’assessore al bilancio Luca Merlino ne ha spiegato i due temi principali: il primo riguarda una variazione al piano assunzionale dell’Uspidalì, la Casa di Riposo Comunale, che prevede l’inserimento di due ‘Categoria D’, il secondo concerne invece la sostituzione di Maurizio Fasciolo, dimessosi alla fine di maggio dalla carica di dirigente del settore lavori pubblici e urbanistica. Ci sarà una nuova assunzione (ma a tempo determinato) e ci sarà una riorganizzazione dei settori.
Critiche, in fase di discussione, sono arrivate dai banchi (virtuali, visto il collegamento in videoconferenza) della minoranza di centrosinistra. Così Luca Ballerini (Valenza Futura): «Temi già affrontati in commissione, dove c’era poca rappresentanza dell’amministrazione. Non troviamo motivazione per scindere urbanistica e lavori pubblici (questi ultimi sono diventati settore d’azione del dirigente Marco Cavallera nda). Difficile trovare le stesse competenze, urbanistica ma pure istruzione, cultura e giovani nella stessa figura». Sulla stessa falsariga anche il capogruppo Pd, Davide Varona: «La nuova riorganizzazione susicta perpressità, non risponde a criteri di logica e coerenza». Nonstante la replica dell’assessore Merlino («Non è detto che non si possa trovare una persona che non conosca di un argomento piuttosto che un altro») e di Viktoria Miakieva di Fratelli d’Italia («Non sempre il cambiamento è sinonimo di negatività») l’atto è ‘passato’ con i voti della sola maggioranza.
Il tema della graduatoria
Così, il gruppo consiliare dem, composto oltre che da Varona anche da Maria Maddalena Griva e da Salvatore di Carmelo, commenta: «L’Amministrazione ha accorpato i Lavori Pubblici al Settore Servizi Socio Assistenziali / Casa di riposo e ha scorporato dal settore predetto i servizi Biblioteca – Cultura e Giovani – Educativi – Sport e li ha accorpati al settore Urbanistica , staccando, quindi, quest’ultimo dai lavori pubblici».
Proseguono dal Pd: «Se da una parte è vero che la struttura organizzativa deve essere flessibile e quindi andare incontro a modifiche per adattarla alle esigenze dell’Ente (cosa che aveva fatto anche l’Amministrazione Barbero accorpando il settore lavori pubblici con il settore urbanistica in un’ottica di razionalizzazione della spesa ma anche di affinità di competenze tecniche) è altrettanto vero che accorpare i Lavori pubblici al Settore servizi socio assistenziali e Casa di riposo così come accorpare i servizi Biblioteca – Cultura e Giovani – Educativi – Sport al Settore Urbanistica, non risponde, a nostro parere, né a criteri di omogeneità professionale né a criteri di logica e di coerenza. Non condivisibile, inoltre, è la scelta di procedere all’assunzione del nuovo Dirigente dell’Urbanistica con un contratto a tempo determinato ai sensi dell’art. 110 comma 1 del TUEL che non dà certezza di continuità e di stabilità proprio in un settore che più di ogni altro ne avrebbe bisogno perché i progetti di assetto territoriale richiedono spesso tempi lunghi e conoscenza approfondita del territorio che si acquisisce dopo diversi anni di esperienza. Si tratta di scelte organizzative che per i motivi che abbiamo detto, potrebbero avere riflessi negativi sui servizi e quindi sui cittadini ed è incomprensibile la ragione per la quale l’Amministrazione non abbia scelto percorsi diversi che rispettassero criteri di omogeneità professionale e di affinità di competenze tecniche! Fra l’altro, nel marzo 2020 durante l’Amministrazione Barbero, era stata approvata la graduatoria del concorso pubblico a tempo indeterminato di Dirigente settore Lavori pubblici, in cui risultano ancora candidati idonei. La validità di tale graduatoria, trattandosi di un ente locale, secondo l’art. 91 del TUEL dovrebbe essere triennale ( e non biennale come disposto da una norma della legge di bilancio 2020) cosa che ci risulta essere stata affermata anche in un parere della Corte dei Conti. E in ogni caso, forse valeva la pena di approfondire questa possibilità di scorrimento della graduatoria che avrebbe comunque consentito all’Amministrazione di acquisire una professionalità tecnica specifica mantenendo l’accorpamento in unico settore dei servizi tecnici lavori pubblici e urbanistica ed evitando di ricorrere a soluzioni quanto meno originali e fantasiose!».