La storia del cinema a Palazzo Cuttica
Inaugurata a Palazzo Cuttica la mostra ‘Una set alla moda. Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi’, allestita…
“Un set alla moda. Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi" aperta a Palazzo Cuttica dal giovedì alla domenica
ALESSANDRIA – Animata da un notevole flusso di pubblico e per permettere ancora ai tanti visitatori del museo di Palazzo Cuttica – via Parma 1 – di poter ammirare la bellezza e i particolari dei pezzi esposti, è stata prorogata fino al 2 novembre 2002 (apertura dal giovedì alla domenica dalle 15 alle 19; costo del biglietto intero 5 euro, 3 euro il ridotto) la mostra “Un set alla moda. Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi”, che racconta l’anima più autentica del cinema italiano, rappresentata dalle storie, le fotografie e gli abiti degli intramontabili divi dei grandi film, che tornano in scena nella prestigiosa sede museale di Alessandria.
La storia del cinema a Palazzo Cuttica
Inaugurata a Palazzo Cuttica la mostra ‘Una set alla moda. Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi’, allestita…
L’iniziativa, voluta dalla Città di Alessandria e organizzata dall’Azienda CulturAle Costruire Insieme, è promossa dalla Regione Piemonte con il coordinamento scientifico del Museo Nazionale del Cinema di Torino e della Cineteca Nazionale di Roma, la partecipazione di Film Commission Torino Piemonte e della Fondazione Artea, la collaborazione della Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio.
Diciassette costumi e settanta suggestive fotografie di set realizzate dal ‘fotografo delle dive’ Angelo Frontoni (Roma, 1929-2002) si intrecciano in un percorso espositivo, una sorta di viaggio a ritroso che parte dal cinema muto di inizio Novecento, quando Torino era la Hollywood italiana ed erano gli stessi registi a supervisionare i costumi, per approdare al cinema sonoro e all’epoca d’oro di Cinecittà, delle pellicole d’autore di Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini e della commedia all’italiana, da Dino Risi a Roberto Benigni.
Le foto di scena traghettano il visitatore dentro il set, alla scoperta del lavoro che sta dietro ad un ciak, agli accessori e ai dettagli che hanno contribuito a creare la fortuna, ad esempio, del kolossal Cabiria negli anni dieci del Novecento, così come, in tempi più recenti, il fascino di dive intramontabili come Claudia Cardinale, Sophia Loren e Silvana Mangano.
Gli abiti in mostra raccontano il cinema italiano, l’attenzione al dettaglio e la creatività di costumisti ormai entrati nel Pantheon del cinema internazionale: da Pietro Tosi a Marcel Escoffier, da Danilo Donati a Maurizio Chiari, da Nicoletta Ercole ad Aldo Buti. Sotto i riflettori anche le due prestigiose sartorie Devalle e Annamode a testimonianza di due luoghi, ancora una volta tra Torino e Roma, dove i bozzetti prendevano corpo, trasformandosi in capi unici e – allora come oggi – si imparava e tramandava il mestiere.
Ricordiamo che l’esposizione sarà aperta fino al 2 novembre
Per informazioni: serviziomusei@asmcostruireinsieme.it