Rotary e Caritas, progetto comune sul fronte delle nuove povertà
OVADA – Una mano tesa verso chi vive situazioni di difficoltà. A porgerla sono il Rotary Club e la Caritas di Ovada che hanno creato “Rotary per le nuove povertà”. Una rete di professionisti potrà fornire servizi e consulenze in campo sanitario, sociale e per incombenze cui può essere difficile far fronte. L’associazione di ispirazione cattolica metterà sul campo la sua esperienza nel sostegno delle fasce più deboli della popolazione. “A quest’idea – chiarisce Alberto Bodrato (nella foto sotto), presidente del Rotary di Ovada – abbiamo lavorato negli ultimi due anni. Ci siamo chiesti come potevamo incidere nei confronti di persone che non sono abituate a chiedere e rischiano di arrivare allo stremo prima di farsi avanti. Il Rotary per sua natura deve sviluppare iniziative e progetti. Quanto svilupperemo nei prossimi anni va in questa direzione”.
Modalità informatica
Un sito internet, progettato da Marco Bruno, sarà il punto di scambio e di gestione delle attività. “Tutto – prosegue Bodrato – avverrà nel rispetto dell’anonimato di chi fa richiesta. In nessun caso ci sarà un contatto diretto con il professionista che proverà a risolvere il problema segnalato. In ogni momento ci sarà una mediazione da parte dell’associazione. Il coinvolgimento di Caritas in un primo momento, e di altre realtà in seguito, sono per noi una garanzia di un filtro rispetto alla reale urgenza delle richieste”.
In questa prima fase il progetto si svilupperà nelle aree dell’Ovadese e del Tortonese. Ma sono già stati avviati contatti con i club di Novi, Acqui e della Valle Stura per un ampliamento del territorio coperto e della rete di professionisti. “Questa idea – chiarisce Marisa Mazzarello, referente dello sportello Caritas di Ovada – nasce dall’esperienza vissuta con il progetto San Guido, sviluppato nella fase più difficile dell’emergenza legata al Covid. In quell’occasione è stato fornito un aiuto concreto fatto di contributi a famiglie che per la prima volta si trovavano in condizione di reale necessità. Molte di queste sono tornate a una condizione normale. Ciò non toglie che ci siano ancora bisogni reali che vanno soddisfatti con il sostegno di tutta la comunità”. “Stiamo cercando – conclude Bodrato – di ampliare la rete delle persone disponibili a dare una mano. E per questo, come associazione siamo a disposizione per chi è interessato”. Il numero da contattare è il 348.444.15.08.