Tante iniziative per celebrare i cento anni della Casa Funeraria Bagliano. Nel video Marco Bagliano spiega cosa c'è in programma.
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L'idea
I cent’anni di Bagliano visti dagli artisti Gastini e Bistolfi
Le opere saranno esposte alla Casa Funeraria
Inizia 100 anni fa, la storia dell’azienda funeraria Bagliano, divenuta un simbolo di Alessandria. Per festeggiare questo traguardo, il presidente Giuseppe Bagliano ha promosso un calendario di iniziative che celebra la passione e la capacità imprenditoriale di una famiglia rimasta unita per un secolo, pur tra difficoltà, cambiamenti e innovazioni.
Dopo il lancio dell’iniziativa e del libro “Qualcosa nascosto”, scritto a quattro mani da Marco Bagliano e Susanna De Ciechi, edito Manni e disponibile nelle librerie e su Amazon, un’altra forma culturale è stata presa in prestito per raccontare un mestiere non facile e le persone che lo praticano, l’arte. L’azienda ha infatti coinvolto due giovani illustratori alessandrini, dagli stili opposti, e ha chiesto loro di interpretare passato e presente/futuro della storica realtà imprenditoriale.
L’inconfondibile mano di Lele Gastini ha prodotto una tela 150x100cm realizzata in bianco e nero, con pennarello: l’opera racconta la storia della famiglia Bagliano, rappresentando i momenti chiave durante i 100 anni di attività e presenza sul territorio. In un secolo i momenti difficili si alternano a periodi di successo, transizione e innovazione. Tutti gli elementi raffigurati si riferiscono ad immagini reali o interpretazioni dell’autore degli avvenimenti accaduti dal 1922 al 2022.
Il tocco di Denise
La Casa Funeraria è diventata, invece, un tripudio di colori nell’opera di Denise Bistolfi, che non si è stupita della richiesta, conoscendo le scelte coraggiose e la voglia di bellezza e significato della famiglia Bagliano. La Casa, immersa tra i palazzi nel contesto urbano, è ormai un simbolo del quartiere Cristo; l’artista alessandrina l’ha celebrarla con la potenza dei colori, che sono già protagonisti all’interno dell’edificio. In questo lavoro dichiara di aver trovato tutto lo spirito di “el dia de los muertos”, la festa messicana che celebra la vita in tutte le sue sfumature e permette a vivi e morti di ritrovarsi idealmente per un giorno, in un’esplosione di fiori e colori.
“Il bianco e nero serve come servono i colori – spiega l’amministratore Marco Bagliano – sono pezzi dello stesso puzzle che necessitano di accettarsi e integrarsi a vicenda per rendere il proprio ‘disegno’ unico. Così come vita e morte, successo e caduta, origine e futuro. Abbiamo voluto esprimere questa filosofia attraverso la forza delle immagini e ciascuno potrà trovare in queste due opere suggestioni o semplicemente goderne la forza. Ringrazio gli artisti per essersi lasciati coinvolgere con entusiasmo”.
Le opere di Gastini e Bistolfi saranno esposte nella hall della Casa Funeraria da luglio. Capita non di rado che privati cittadini contattino l’azienda chiedendo di potere visitare la Casa. L’azienda ha previsto questa possibilità: occorre prenotarsi, telefonando allo 0131 342076. A disposizione dei visitatori c’è un addetto al ricevimento che illustra le opere e accompagna a visitare gli spazi, nel rispetto della riservatezza delle famiglie che al momento dovessero occupare le sale.
Sono dieci le sale presenti contenenti opere ispirate alla natura. Altre opere sono presenti nella Hall, nel giardino e nel salone di esposizione. Tutte saranno raccolte in un catalogo che sarà presentato ufficialmente nel mese di settembre.