«I casi crescono ancora. Effetti sugli ospedali? Pochi…»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Rispetto al precedente aggiornamento ci sono poche novità. La tendenza, al rialzo dei casi, è oramai un dato di fatto, ma qualche piccolo elemento positivo comincia a vedersi, specialmente per quanto riguarda Piemonte e Alessandrino.
È quanto emerge dalle valutazioni di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «i contagi continuano ad aumentare, per fortuna però regione e provincia crescono a un ritmo meno sostenuto, perché il tasso di incremento appare ridotto. I ricoveri appaiono in leggera crescita, ma i numeri restano bassi e non si registrano effetti particolari sugli ospedali».
Nella consueta classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, l’Italia consolida ancora il proprio primato, a quota 605 e con un incremento percentuale pari al 59%. «Al secondo posto si conferma la Lombardia – aggiunge il professore – con 542 e più 65%, mentre il Piemonte completa il podio, ma è più staccato, a 382 e più 46%». In ultima posizione c’è Alessandria, 338 e incremento del 45% (settimana scorsa eravamo al 74%), mentre Asti e Vercelli rimangono rispettivamente migliore e peggiore realtà piemontese.
«In materia di numeri assoluti la regione sale da 11181 a 16339 contagi settimanali, quindi 5128 in più e 2334 al giorno. Il contributo di Torino cala leggermente, dal 57% al 55%, Cuneo resta ferma al 10%, Novara sale al 9% e Alessandria scende all’8%».
Continua a salire il tasso di positività, che compie un balzo in avanti significativo, dal 12% al 15%.
Si registra un incremento, come anticipo, anche per quanto riguarda i ricoveri ordinari, 48 in più per un totale di 301. «Il tasso di occupazione resta comunque basso – spiega Bianchi – nonostante si passi dal precedente 3,7% all’attuale 4,4%. Anche le terapie intensive evidenziano ‘segno più’, da 8 a 10, ma in questo caso si può parlare di sostanziale stabilità, su cifre molto contenute».
L’indice di saturazione è all’1,6%, martedì scorso era all’1,3%. I decessi, invece, scendono da 11 a 8.
Chiusura, come sempre, dedicata all’Alessandrino, con i contagi settimanali che salgono da 955 a 1383.
«Sono 428 nuovi casi in più – termina Bianchi – e la media oggi è di 198 contagi medi al giorno. Siamo in una fase generale di crescita, penso che ancora per qualche settimana dovremo fare i conti con questa tendenza, la speranza è che la situazione negli ospedali continui a mantenersi tranquilla. Certo, le numerose sottovarianti preoccupano un po’».