Omicidio Borghetto: la Procura chiede 13 anni e 4 mesi per Agostina Barbieri
La donna ha ucciso il marito l’11 luglio 2021
ALESSANDRIA – Omicidio Borghetto: al termine di una requisitoria lunga oltre quaranta minuti, il procuratore capo Enrico Cieri ha chiesto per Agostina Barbieri, accusata dell’omicidio del marito, 13 anni e 4 mesi. Riconosciute le attenuanti generiche, il comportamento processuale apprezzabile e la provocazione per accumulo.
Questa mattina in Assise ad Alessandria è stato il perito della Corte a tracciare la personalità di Agostina Barbieri, 60 anni, la donna che domenica 11 luglio 2021 ha ucciso «temendo per la propria incolumità e quella del figlio» il marito 64enne Luciano Giacobone.
La psichiatra Marta Burroni ha definito l’imputata capace di intendere e di volere, ma ha agito in un costesto di paura per la propria incolumità.
Per il perito la donna ha agito in condizioni ddi stress e di emozioni, dunque stati emotivi e passionali non rilevanti al fine della capacità di intendere e di volere pur concordando che la donna non aveva via d’uscita agendo nella condizione di donna maltrattata.
Si torna in aula il 4 luglio, giorno in cui parlerà la difesa e si potrebbe arrivare a sentenza.
Il dramma
Per la Barbieri, difesa dagli avvocati Silvia Nativi e Lorenzo Repetti, lo scorso febbraio era stata accolta la modifica della misura cautelare da detenzione in carcere a domiciliare presso la struttura nella zona di Voghera indicata dai legali.
L’accusa
L’accusa, rappresentata dal procuratore capo Enrico Cieri, ha contestato all’imputata due aggravanti: l’aver commesso il fatto contro il coniuge e aver usato sostanze venefiche e comunque insidiose. Non si ipotizza la premeditazione.
Agostina Barbieri somministrò al marito una boccetta di sonnifero e poi lo strangolò con un laccio da scarpe.
Quell’atto estremo, violento, sarebbe stato l’epilogo di un rapporto scandito dalle vessazioni, peggiorato dalla primavera del 2021.