Il 26 giugno è la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico di droga
Il 26 giugno ricorre la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico di droga istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1987, si inserisce perfettamente nella’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per la salvaguardia della salute e del benessere degli rafforzando la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui l’abuso di stupefacenti e il consumo nocivo di alcol.
Il tema scelto per il 2022 è “Affrontare le sfide legate alle droghe nelle crisi sanitarie e umanitarie”, in un momento storico di conflitti e la pandemia da Covid-19 che rappresenta ancora un’emergenza globale.
Questa situazione di tensioni politiche geopolitiche sono considerate un’opportunità per i gruppi della criminalità organizzata ed è possibile che la crisi umanitaria in Afghanistan e la guerra in Ucraina possano avere un impatto a medio e lungo termine sul tipo di problemi che l’Unione Europea dovrà affrontare nel prossimo futuro.
I dati
Secondo la relazione dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) i livelli di disponibilità e consumo di droga sono aumentati in tutta l’Unione Europea nel 2021 rispetto al 2020, con un ritorno alla situazione pre-pandemica.
L’Osservatorio stima che in Europa circa 83 milioni di adulti di età compresa tra 15 e 64 anni, pari al 29%, abbiano fatto uso di sostanze illecite. La cannabis resta la sostanza maggiormente consumata, con oltre 22 milioni di europei adulti che ne hanno segnalato il consumo nell’ultimo anno. Secondo il rapporto almeno 5.800 persone sono morte di overdose in Europa nel 2020, con un aumento del 12% rispetto al 2019. Anche se i decessi per overdose sono aumentati in quasi tutte le categorie di età, l’incremento maggiore (82%) si è registrato nella fascia di età superiore ai 50 anni.
Solo il 40-50% delle persone che usano sostanze oppiacee ricevono attualmente, anche in Italia, un trattamento farmacologico specifico. Queste due evidenze pongono la necessità di trovare soluzioni efficaci per migliorare da un lato la diagnosi precoce della malattia e l’attrattività dei servizi, dall’altro l’offerta terapeutica.
In Italia il trattamento dei cittadini affetti da dipendenza da sostanze legali e illegali e da dipendenze comportamentali è affidato per la quasi totalità ai 575 Servizi pubblici per le Dipendenze patologiche (Ser.D.) distribuiti su tutto il territorio nazionale, di cui 69 in Piemonte con 78 sedi ambulatoriali. In Italia si sono registrati nel 2020 125.428 soggetti tossicodipendenti, di cui 11.899 in Piemonte.