“Inventare i libri”: Barbero racconta la storia dei fratelli Giunti
Studioso di storia medievale e militare, il docente presenta la sua nuova opera. L'appuntamento è per il 28 giugno
A conclusione della stagione dei Giovedì Culturali, torna come ospite il professor Alessandro Barbero, Ordinario di storia Medievale presso l’Università del Piemonte Orientale e scrittore di libri su Carlo Magno, sulle invasione barbariche, sulla battaglia di Waterloo, fino a “Lepanto. La battaglia dei tre imperi” oltre che diversi romanzi storici.
Il 28 giugno alle ore 17 (si raccomanda prenotazione) presenterà la sua nuova opera “Inventare i libri” (Giunti editore, 2022), un appassionante viaggio nel mondo in cui nascono i libri come ancora oggi li leggiamo.
Nel 1485, ser Bernardo Machiavelli annota nel suo libro di ricordi di aver comprato «da Filippo di Giunta, libraio del popolo di Santa Lucia d’Ognisanti» due volumi, uno di diritto e uno di storia (su quest’ultimo, conservato presso la Biblioteca Nazionale di Firenze, possiamo ancora leggere le annotazioni del figlio Niccolò Machiavelli). Quattro anni dopo a stipulare il contratto di affitto della nuova bottega del «libraio» Filippo Giunti è il notaio Piero da Vinci, padre di Leonardo…
Fino ad oggi avevamo poche notizie di Filippo Giunti e di suo fratello Lucantonio, fondatori a Firenze e a Venezia di due tra le prime e più innovative imprese editoriali della storia. Ma qui entra in gioco Barbero che pone mano agli strumenti dello storico e ricostruisce il loro percorso, la dinastia cui danno vita, la rivoluzione di cui sono protagonisti.
Nati in una modestissima famiglia di pannaiuoli, Lucantonio e Filippo intuiscono le formidabili potenzialità della nuova arte della stampa e diventano tipografi, editori e vivaci commercianti di libri attivi tra la Serenissima, Firenze, la Francia e la Spagna. Lucantonio pubblica il primo libro – l'”Imitazione di Cristo“, tuttora presente nel catalogo Giunti – nel 1849: sei anni prima che Aldo Manuzio dia avvio alla sua attività.
“Inventare i libri” è al tempo stesso la minuziosa narrazione della vicenda di due “ragazzi di periferia” divenuti imprenditori di successo e l’affresco di un’epoca straordinaria in cui guerre e pestilenze decidono le sorti degli uomini, eppure i più grandi artisti del Rinascimento danno vita alle loro opere immortali, e i libri stampati salvano dall’oblio i classici greci e latini e consentono alle nuove idee di porre le fondamenta del mondo che conosciamo.