Peste Suina, via libera ai torrenti con copriscarpe e disinfettanti
Dalla Regione Piemonte un provvedimento simile a quello già varato in Liguria
MOLARE – Poche persone nella giornate di ieri lungo le rive dei principali torrenti dell’Ovadese. Il tono delle polemiche rimane alto, inversamente proporzionale al livello dell’acqua sui corsi, dopo l’atteso via libera da parte della Regione Piemonte per la fruizione (il termine balneazione è di fatto stato depennato) delle aree finora proibite per le esigenze dettate dal contenimento dell’epidemia di Peste Suina Africana. Molti hanno ironizzato sulla necessità di quello che è stato già ribattezzato il kit anti peste: disinfettante e copriscarpe. Dettami contenuti nel dispositivo del provvedimento che ha di fatto equiparato l’attività alla pesca sportiva. Salvo poi varare un ulteriore chiarimento.
Peste Suina, via libera ai torrenti con copriscarpe e disinfettanti
Dalla Regione Piemonte un provvedimento simile a quello già varato in Liguria
“Sarebbe bastato – chiarisce da Molare Andrea Barisone, sindaco che ha molto spinto in questo senso – adottare la stessa misura varata in Liguria. Siamo al paradosso: le stesse misure sono valide in un’area, non lo sono più a pochi chilometri di distanza. Incredibile che le due regioni non si parlino”. L’ordinanza comunale era pronta da giorni, l’indicazione a Molare è per tutte le aree di norma frequentate sulle rive dell’Orba. La gestione dei kit necessari sarà affidata ai comuni che dovranno ritirarli nelle Asl di riferimento, occuparsi della loro efficienza.
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Protesta alimentate anche dalle condizioni della rete anti peste suina. Dopo l’inizio dei lavori di qualche settimana fa, e l’intenzione manifestata di fare presto, i lavori si sono pressochè fermati. Tanto che la costruzione è avanzata solo di poche decine di metri. Un’evidente contraddizione con la volontà di concludere al più presto nel tratto tra Piemonte e Valle Stura per poi concentrarsi sul fronte opposto.