Firmata la pre-intesa del Ccnl 2019-2021
Cambiamenti e novità nel contratto delle professioni sanitarie. Giustizia per i lavoratori del settore dopo l'emergenza
Nella serata del 15 Giugno, presso l’Aran, è stata finalmente siglata l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto di Sanità Pubblica per gli anni 2019/2021. La preintesa è stata sottoscritta da tutte le Organizzazioni sindacali (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up, quest’ultima aderente alla Confederazione Cse.
Si tratta di un risultato atteso da tempo che permetterà di dare un sollievo economico a circa 600 mila lavoratori del settore consentendo di erogare le risorse, anche quelle aggiuntive per le professioni sanitarie e socio sanitarie, messe a disposizione del Governo (anche se bisognerà attendere l’ok della Corte dei Conti per l’erogazione degli aumenti e degli arretrati) dopo più di due anni di emergenza covid che ha creato disagi eccezionali agli operatori i quali, comunque, hanno continuato a garantire la qualità del sevizio.
Inoltre, si passa dal sistema delle fasce economiche a quello dei differenziali e vi è una ridefinizione del sistema indennitario, su cui si dovrà discutere per una maggiore rivalutazione degli importi (nel frattempo c’è un aumento dell’indennità di lavoro notturno da € 2,74 a € 4). Per il lavoro straordinario è stato previsto il pagamento dello stesso salvo che il dipendente non faccia richiesta di recupero o banca ore.
L’obiettivo continua ad essere l’equiparazione degli stipendi alla media europea ma bisogna constatare le maggiori risorse stanziate in questo CCNL rispetto ai precedenti per gli aumenti e per le indennità professionali specifiche destinate al personale infermieristico, sanitario, sociosanitario e per il disagio dei lavoratori del Pronto Soccorso.
Sul fronte normativo questo Contratto contiene altre significative innovazioni: la riforma dell’Ordinamento professionale e nuovo sistema di classificazione, un nuovo sistema degli incarichi, modifiche migliorative al sistema di fruizione dei permessi e congedi e la regolamentazione del lavoro agile e da remoto.
La riforma dell’Ordinamento professionale
È stato stabilito un nuovo impianto dell’Ordinamento Professionale, istituendo 5 aree professionali:
- Area del personale di elevata qualificazione;
- Area dei professionisti della salute e dei funzionari;
- Area degli assistenti;
- Area degli operatori;
- Area del personale di supporto.
Il sistema dei ruoli
Viene poi distinto il ruolo sanitario da quello socio sanitario, come prospettato da questa Federazione, e sono previsti i ruoli amministrativo, professionale e tecnico. Per quanto riguarda gli incarichi, che si articolano in incarichi di base, a media ed elevata complessità, si distinguono quelli di posizione (per il personale di elevata qualificazione)e di funzione organizzativa e professionale (per il personale delle aree dei professionisti della salute e dei funzionari, degli
assistenti e degli operatori).
Il sistema degli incarichi
Per tutto il personale dell’area dei professionisti della salute e dei funzionari viene riconosciuto senza selezioni un incarico di base che riguarda le funzioni svolte quotidianamente con un compenso fisso e una parte variabile, in analogia a
quanto avviene per i medici. Nelle aree sottostanti l’incarico di base può essere invece ottenuto in presenza di specifici requisiti e con almeno 10 anni di servizio.
Agevolazioni
E’ stata introdotta poi una norma che agevolerà i lavoratori che sono genitori di figli minori entrambi turnisti che potranno ottenere lo svolgimento di turni di servizio opposti e sono stati riconosciuti i festivi infrasettimanali per i professionisti sanitari,
come da recente Sentenza di Cassazione. I permessi ex legge 104/92 potranno inoltre essere presi ad ore.
Importante, poi, il rafforzamento delle relazioni sindacali, compresse nella precedente tornata contrattuale, con il passaggio di importanti materie in contrattazione integrativa.
La Cse Sanità, presente in contrattazione con la delegazione Cse, esprime soddisfazione per i risultati fin qui raggiunti pur consapevole che si tratta di un inizio di un percorso di miglioramento contrattuale non concluso e che andrà ad essere ulteriormente perfezionato nel corso delle future trattative per il Ccnl 2022-2024.