Caos nidi: le educatrici chiedono aiuto al Comune di Casale
Alcune sono in situazioni economicamente precarie. Tutte sperano e attendono la retribuzione di maggio
CASALE – Un grido d’allarme, una richiesta d’aiuto, inviataci da una educatrice dei nidi cittadini, che preferisce rimanere anonima ma che parla a nome delle sue colleghe, in totale 27 ex Eurotrend, alle prese con il complicato passaggio dalla cooperativa che le ha pagate fino a marzo prima di ‘tirarsi indietro’ nell’impossibilità di proseguire nell’erogazione del servizio.
Mentre la gestione è passata da inizio giugno in via ‘suppletiva’ alla Progetto A in attesa di un nuovo bando, e mentre il Comune ha erogato parte (il 90%) della retribuzione di aprile alle lavoratrici già da qualche giorno, la situazione rimane critica.
«Siamo ex lavoratrici Eurotrend, senza neanche un minimo di preavviso la nostra azienda con un messaggio ci fa sapere il giorno prima della data dello stipendio che non potrà erogare gli stipendi a causa di un problema informatico e che non si saprà quando potranno erogarli. “Chiediamo subito aiuto al Comune essendo nidi Comunali – prosegue la lettera – Il Comune in pochi giorni è riuscito a trovare una cooperativa provvisoria fino al 30 settembre! Resta il fatto che la mensilità di aprile il Comune l’ha erogata ma con importi sbagliati dati dall’azienda, adesso chiediamo di pagarci la mensilità di maggio».
Le educatrici raccontano di situazioni di difficoltà: «Quasi tutte di noi siamo monoreddito e due mesi senza stipendio diventa difficile a dover far fronte a mutui, affitti e scadenze. I nostri nidi sono sempre stati un fiore all’occhiello per la Città di Casale Monferrato e noi ci siamo sempre dimostrate disponibili, siamo sempre andate a lavorare anche con grosse problematiche.. adesso chiediamo aiuto!».
La solidarietà delle mamme
Intanto, mentre domani mattina è previsto un incontro in Comune tra l’assessore ai servizi sociali e una delegazione sindacale per discutere di come erogare in tutto o in parte la retribuzione di maggio, arriva un primo commento in solidarietà al grido d’aiuto delle educatrici, da una delegazione di mamme che utilizzano il servizio nido al Valentino.
«Leggiamo con estremo dispiacere questa mattina la lettera delle ex dipendenti Eurotrend attualmente educatrici dei nostri bimbi. Avevamo con piacere letto che il Comune era intervenuto tempestivamente per gestire la situazione economica delle lavoratrici. Oggi scopriamo che a fine giugno queste lavoratrici non hanno ancora ricevuto lo stipendio di maggio (consuetudinariamente le retribuzioni vengono erogate il giorno 20 del mese successivo nda) e a breve con la chiusura del nido resteranno in “ferie” fino alla ripresa di settembre. Ferie virgolettato perchè ovviamente non saranno retribuite. Tutto ciò dopo aver tribolato non poco per avere quanto spettante nei mesi pregressi.
Ora, lungi da noi metterci a fare disquisizioni su materia di diritto del lavoro, ma siamo lavoratrici anche noi e sappiamo che il loro lavoro è delicato e fondamentale. Così come è fondamentale che questo lavoro sia svolto, come è sempre stato, con la massima serenità e concentrazione. Il nido del Valentino è sempre stata un’eccellenza del nostro territorio grazie anche alla cura, all’attenzione, alla competenza e all’umanità di queste educatrici. Nelle loro mani ogni mattina lasciamo i nostri figli, il nostro bene più prezioso. Possiamo chiedere che lo possano svolgere con la massima serenità possibile? Lo chiediamo al Comune a questo punto, che prosegua nelle attività utili a portare a termine questa trafila economico amministrativa infinita.
Proviamo a metterci tutti nei panni di queste lavoratrici, e poi con il portafoglio pieno di speranza, di promesse, e di buone intenzioni, andiamo a pagare il mutuo o la spesa. Non stupiamoci però se non ci fanno uscire dal supermercato con le borse piene! Poi con i debiti e il frigo vuoto andiamo a lavorare felici di andarci. Impossibile vero? Eppure loro fanno esattamente così».