Staffetta della memoria, un successo lungo 13 chilometri
VIGNOLE BORBERA — Decine di ragazzi hanno preso parte domenica alla “Staffetta della memoria” tra Vignole Borbera e Pertuso. A…
Bruno Merlo di Vignole Borbera scampò all'eccidio della Benedicta, Felice Cartesegna di Novi Ligure sopravvisse a due anni di prigionia
NOVI LIGURE — Il novese perde due testimoni della Resistenza e della Seconda guerra mondiale. Stamattina a Vignole Borbera sono stati celebrati i funerali di Bruno Merlo, scampato all’eccidio della Benedicta, mentre domani a Novi Ligure si terranno le esequie di Felice Cartesegna, sopravvissuto a due anni nei lager nazisti.
Bruno Merlo, 97 anni, era uno degli ultimi testimoni della “Pasqua di sangue” del 1944, quando le truppe nazifasciste fecero strage di partigiani alla Benedicta. Lui riuscì a scappare attraverso i boschi, insieme ad altri tre combattenti, gli arquatesi Renato Gemme, Giovanni Ponta e Mario Lasagna, aiutati dalla conoscenza dei posti. Successivamente Bruno Merlo si unì alle forze partigiane dell’ovadese, dove militò fino alla fine della guerra.
Staffetta della memoria, un successo lungo 13 chilometri
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Nel 2016 ritirò personalmente la “Medaglia della Liberazione”, conferita dal ministero della Difesa ai partigiani. L’ultima uscita pubblica risale invece al 2021, quando diede il via alla “Staffetta della memoria”, una manifestazione podistica per unire idealmente Vignole Borbera con la stele di Pertuso, che ricorda la battaglia dell’agosto 1944.
Bruno Merlo alla “Staffetta della memoria”
Felice Cartesegna fu invece internato nei lager nazisti come prigioniero di guerra. Originario di Gavi (era nato nella tenuta del conte Raggio, in Lomellina), fu precettato come soldato di leva e venne catturato immediatamente dopo l’8 settembre 1943 dai tedeschi. Trascorse due anni nel campo di Luckenwalde, fino al 25 settembre 1945.
La sua testimonianza di quei due anni di prigionia venne registrata e trascritta e costituisce oggi un prezioso documento per ricostruire la vita degli internati militari italiani nei campi tedeschi. Nel 2010, in occasione della Giornata della Memoria, venne insignito della Medaglia d’Onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti [nella foto sotto, Cartesegna con l’allora sindaco Lorenzo Robbiano]. Si è spento a 97 anni: i funerali domani, giovedì 23 giugno alle 9.30, presso la chiesa di Sant’Antonio a Novi Ligure. Lascia i figli Marina e Stefano.
Felice Cartesegna con il sindaco Robbiano