Siccità, il Piemonte corre ai ripari
Oggi incontro Regione-Province. Un disastro per i fiumi. Il meteo non conforta
Dal riso alle nocciole: un problema enorme. E l'uva maturerà in anticipo
ALESSANDRIA – La siccità prolungata sta mettendo in ginocchio il comparto agricolo anche nella nostra provincia. E la Regione sta correndo ai ripari, adottando misure urgenti come la richiesta dello stato di calamità naturale, il rilascio di acque dai bacini utilizzati per produrre energia idroelettrica a supporto dell’irrigazione delle colture e la deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi.
“Sono le misure richieste dalla Confagricoltura per gestire l’emergenza nel brevissimo periodo – ha dichiarato Paola Sacco, presidente di Confagricoltura Alessandria – Occorre però guardare oltre l’emergenza, iniziando a mettere in campo anche azioni strutturali. Ci riferiamo in particolare alla realizzazione degli invasi attraverso misure di finanziamento mirate. Nel nostro territorio, inoltre, uno dei problemi che gli imprenditori agricoli si trovano ad affrontare è il ricondizionamento dei pozzi, superando quelle differenze di recepimento della normativa europea che esistono ancora da regione e regione”.
Siccità, il Piemonte corre ai ripari
Oggi incontro Regione-Province. Un disastro per i fiumi. Il meteo non conforta
I dati che riguardano la siccità in Piemonte sono impressionanti. In base alle rilevazioni del servizio tecnico di Confagricoltura, la situazione è di criticità estrema per le foraggere (la produzione di fieno è stimata in calo del 40%), orzo e grano, in gran parte già trebbiato nella nostra provincia: per quest’ultimi in Piemonte si prevede che ci sarà una riduzione della produzione, stimata nell’ordine del 30%. Le semine del mais si sono ridotte a favore di colture meno esigenti dal punto di vista idrico, quali sorgo e girasole.
Per quanto riguarda il pomodoro da industria la scarsa risorsa disponibile nelle falde e la conseguente mancanza di acqua nei pozzi ha fatto sì che alcune aziende abbiano addirittura rinunciato a praticare la coltura.
Nel Casalese la carenza idrica delle ultime settimane si sta rivelando estremamente preoccupante per l’impossibilità di garantire al riso l’acqua sufficiente.
In Monferrato, sulle colline del Gavi e sui Colli Tortonesi e negli altri areali viticoli si riscontra un anticipo del ciclo vegetativo dovuto alle temperature elevate. La fioritura nei versanti più esposti e asciutti è stata anticipata, chiaro segnale di difesa della pianta contro la carenza idrica e le elevate temperature; in ogni caso quest’anno la maturazione delle uve sarà molto anticipata.
Per i noccioleti non ci sono ancora sintomi evidenti, ma se non arriveranno piogge consistenti e le temperature non si abbasseranno è prevedibile una forte cascola nel mese di luglio e difficoltà produttive dal punto di vista qualitativo.