Cirio a Casale: «30 milioni per i treni per Mortara dall'estate 2023»
Il presidente della Regione Piemonte in stazione. Con lui Gabusi e Poggio. Non manca la contestazione
Querelle treni: la nota di Alberto Drera, Fabio Botteon, Benedetto Riccobono e Francesco Mazzucco
CASALE – Alberto Drera, Fabio Botteon, Benedetto Riccobono e Francesco Mazzucco, i capogruppo della maggioranza che sostiene la giunta di Federico Riboldi, intervengono sulla querelle legata all’annuncio della riattivazione, nel 2023, del collegamento ferroviario da Casale a Mortara.
Cirio a Casale: «30 milioni per i treni per Mortara dall'estate 2023»
Il presidente della Regione Piemonte in stazione. Con lui Gabusi e Poggio. Non manca la contestazione
«Capiamo la necessità dell’area progressista di polemizzare al fine di farsi vedere ancora vivi e vegeti. Capiamo che chi non risulta nei radar della politica da decenni debba alzare il pugno per dire ci sono anch’io – spiegano i rappresentanti nel parlamentino di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Difesa e Ripresa – Non capiamo invece la necessità di dire qualcosa di scorretto, raccontando la storia con un solo punto di vista, peraltro non coerente con la realtà dei fatti. Procediamo con ordine.
Durante la giunta Chiamparino, centro-sinistra, la Regione nonostante i richiami e le manifestazioni dettate e promosse dalla sinistra casalese non finanziò mai la tratta; bensì si ottenne in seguito che Reti Ferroviarie Italiane (società strumentale di Ferrovie dello Stato) compisse i lavori necessari alla riapertura della tratta verso Milano; ma questo non basta a far passare il treno. Ricordiamoci inoltre che buona parte della massicciata presente nel tratto fra Terranova e Candia Lomellina fu nuovamente ricostruita dopo l’alluvione che colpì questi due territori, grazie ad un importante impegno finanziario che dimostra quanto fosse alta l’attenzione per quella tratta. Oltre ad avere una linea strutturalmente valida per far sì che i treni compiano il tragitto indicato, serve un accordo con Trenitalia spa, altra società del cosmo FS, che gestisce le tratte a bassa intensità (tratte non autonome economicamente) attraverso contratti di servizio con la Regione. È qui che “al dróca l’asù” come in monferrino potremmo dire. Chiamparino e chi con lui non finanziò nulla, lasciando invariato il piano trasporti nonostante manifestazioni e richiami della giunta Palazzetti. Oggi le trattative che porteranno alla riapertura della direttrice che attraversa la Lomellina e giungerà al capoluogo meneghino, ci dice in realtà che abbiamo tutto un altro peso politico, da qualsiasi punto guardassimo la questione è questa l’unica verità che porta un risultato importante oggi e non prima. La scelta di impegnarsi oggi del Governatore Cirio certifica tutto ciò, proprio perché mettendoci la faccia non potrà tirarsi indietro con bugie mal poste come chi prima di lui prometteva ma non manteneva. Riteniamo infine che sarebbe meglio, invece di polemizzare sui risultati ottenuti da questa Amministrazione, lavorare con serietà per fare proposte concrete che possano portare beneficio a tutta la nostra comunità».