Referendum: Acqui al 55%, Alice al 63%, ma sono le eccezioni
In quasi tutti gli altri comuni del territorio si supera a malapena il 20%
ACQUI TERME – L’affluenza per i cinque quesiti referendari sulla Giustizia – ‘Incandidabilità’, ‘Limitazione delle misure cautelari’, ‘Separazione funzione dei magistrati’, ‘Membri laici nel Consiglio Direttivo della Corte di Cassazione’ ed ‘Elezioni componenti togati nel Csm’ – si conferma molto bassa nella quasi totalità dei comuni dell’Acquese, non molto distante dalla media nazionale che si attesta intorno al 21%.
Sopra il 50% solo ad Acqui e Alice
Ci sono, però, due particolari eccezioni: una di queste riguarda proprio Acqui Terme, dove la percentuale del voto riservato al referendum supera abbondantemente il quorum del 50%+1 con un’affluenza del 55,3%. Nella città termale, quindi, il voto diretto avrebbe superato “l’esame d’ammissione”.
L’altra “anomalia” rispetto al trend nazionale riguarda il Comune di Alice Bel Colle dove, sulla scia della buona adesione al voto registrata per la rielezione del sindaco Martino, ovvero il 71,5%, nel caso dei quesiti referendari si arriva a un tutto sommato sorprendente 63,2% di media tra le cinque schede sottoposte al giudizio degli aventi diritto.
Così negli altri comuni
Tra tutti gli altri paesi delll’Acquese, invece, solo a Denice si va oltre la soglia del 30% come media tra le cinque schede sulla Giustizia, al 32,6% per la precisione. Il Comune con l’affluenza più bassa è Pareto, dove si supera di poco il 17%.
Così negli altri comuni più popolosi del territorio: Bistagno 20%, Cassine 21%, Cartosio 22%, Melazzo 20%, Montechiaro d’Acqui 23%, Rivalta 22%, Ricaldone 23%, Sezzadio 24%, Spigno Monferrato 21%, Strevi 20%, Visone 22%.