Un questionario per scoprire i rischi cardiovascolari nei bimbi
L'iniziativa dell'Azienda ospedaliera. A ottobre un Open Day
Nuovi progetti in campo grazie al Laboratorio integrato di sequenziamento
Nuove collaborazioni tra l’Azienda ospedaliera di Alessandria e il Dipartimento di scienze e innovazione tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale promosse dal Dairi, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca Innovazione diretto dal dottor Antonio Maconi. La svolta, in particolare, arriverà entro l’autunno, grazie all’avvio delle operatività progettate e programmate che saranno al centro delle attività del Laboratorio integrato di sequenziamento.
Nel particolare ci si attende un miglioramento qualitativo e quantitativo dell’attività di diagnostica e la promozione delle attività di ricerca: si aprono infatti sempre più nuovi scenari sul fronte della Struttura semplice dipartimentale (Ssd) dell’Azienda Ospedaliera che coordina le attività di ricerca dei laboratori; la promozione e il potenziamento dell’attività di ricerca preclinica (particolarmente nell’ambito delle patologie ambientali e asbesto correlate), traslazionale e applicativo-tecnologica a carattere interdisciplinare in ambito biologico, chimico, fisico, informatico e matematico, attraverso l’integrazione della rete dei laboratori di ricerca del Disit e di altri enti di ricerca (tra i principali: Istituto Ramazzini, Istituto Italiano Tecnologia. Irf Mario Negri Irccs, Politecnico di Torino). Le attività sono strettamente correlate a quelle svolte dalla Medicina Traslazionale, da Epidemiologia Clinica e Biostatistica, dalle Unit Disease e dalle strutture del Dairi.
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L'iniziativa dell'Azienda ospedaliera. A ottobre un Open Day
Il gruppo di lavoro che studierà le relazioni tra genoma batterico e resistenza agli antibiotici composto da Andrea Rocchetti (direttore di Microbiologia e Virologia), Franca Gotta (Microbiologia e Virologia), Flavio Mignone (Disit) ed Elisa Bona (Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile e la Transizione Ecologica dell’Università del Piemonte Orientale) ha già iniziato, in pandemia, un percorso di ricerca che si occupa di definire dei parametri bioinformatici che favoriscano la sorveglianza attiva dei microrganismi ‘pericolosi’ in diversi reparti a rischio. Il laboratorio integrato per attività di sequenziamento continuerà a sviluppare e a progettare una piattaforma epidemiologica di vigilanza genomica per il contrasto delle epidemie.
Asl Al: Federica Grosso responsabile della Struttura Mesotelioma
Il dg Vercellino: "La dottoressa già da tempo collabora con gli specialisti dell’Ospedale Santo Spirito di Casale"
«Il tema della genomica è diventato ‘scottante’ da quando le varianti di Sars-CoV-2 sono diventate le protagoniste sulla scena mondiale. L’Italia sequenzia molto meno di altri Paesi – evidenzia lo stesso Rocchetti – e c’è un denominatore comune all’origine di questo gap ed è culturale. Manca la consapevolezza, diffusa e a più livelli, del ruolo che ha quella che viene percepita, genericamente, come ‘ricerca’ abbia ricadute pratiche nelle attività produttive ed economiche. La pandemia ha messo in luce l’importanza di tenere sotto controllo le malattie infettive e di accelerare il processo di aggiornamento tecnologico ed organizzativo dei laboratori».
Ospedale, Marilde Ciriello direttore del Laboratorio analisi
"Per me una sfida molto stimolante"
Non solo: «Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un notevole sviluppo della tecnologia di sequenziamento genomico totale ‘Whole Genome Sequencing’ (Wgs) per le attività di sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive. Attualmente l’applicazione delle metodiche di Next generation sequencing (Ngs) all’interno dei laboratori di microbiologia clinica è appannaggio di pochi centri. L’attività diagnostica microbiologica, ad alta specializzazione, si configura come un servizio di supporto, con particolare riguardo al Controllo Infezioni e alle Malattie Infettive, proponendo soluzioni diagnostiche ad alta complessità sia al paziente ricoverato sia ai cittadini della comunità».