«In provincia e in regione la discesa è già terminata»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Le sensazioni emerse nel precedente aggiornamento trovano puntuale conferma: in Piemonte, nell’Alessandrino (e anche in buona parte delle altre regioni italiane) la fase generale di discesa è terminata. Anzi, si assiste a un piccolo rialzo.
«Purtroppo non mi ero sbagliato – sottolinea Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo – l’aumento è sicuramente contenuto e non desta particolari preoccupazioni, ma l’inversione di tendenza è evidente. Bisognerà monitorare attentamente quello che accadrà nei prossimi giorni. Solo ricoveri ordinari e decessi mostrano ancora una decrescita, tutti gli altri parametri crescono».
A supportare queste affermazioni ci sono i numeri, che non mentono mai. Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi settimanali ogni 100mila abitanti, l’Italia è al comando con 218 e 7% di aumento percentuale, mentre la Lombardia occupa la piazza d’onore con 175 e più 15%. Completa il podio il Piemonte, 159 e più 15%, mentre Alessandria è a 133, 17%. La peggiore realtà a livello regionale non è più Torino, ma Biella (183, più 27%) e cambia anche la migliore, Asti (127) in luogo di Novara. «A livello di numeri assoluti – aggiunge Bianchi – il Piemonte sale da 5907 a 6797 casi settimanali, 890 in più e 971 al giorno di media. Torino scende dal 58% al 55%, Alessandria rimane ferma all’8%, Novara invece è in leggera risalita».
Anche in riferimento al tasso di positività assistiamo a una crescita, anche più accelerata: si passa infatti dal precedente 6% all’attuale 8,2%.
«Discrete le notizie che arrivano dal sistema sanitario, dove i ricoveri ordinari scendono, se pur di poco: eravamo a 261 e siamo a 245, quindi solo 16 in meno, con indice di saturazione che si abbassa dal 3,8% al 3,6%. Le terapie intensive, invece, da 11 diventano 14 e il tasso di occupazione è pari al 2,2%. Giù anche i decessi, da 17 a 10».
Chiusura come sempre dedicata ad Alessandria: i contagi settimanali aumentano, da 466 a 545, quindi 79 in più e la media giornaliera raggiunge quota 78 (venerdì scorso eravamo a 67).
«Ribadisco – termina il docente – si tratta di numeri bassi, ma dobbiamo considerare che a inizio estate 2021 avevamo raggiunto livelli di gran lunga più bassi. A questo punto mi pare difficile replicare quei picchi minimi, anche perché di fatto non ci sono più restrizioni. La speranza è quella che la situazione possa tornare presto a migliorare, dopo una fase di stabilizzazione».