“Acquesi, votatemi perché…”: gli appelli dei sei candidati sindaci
A due giorni dalle votazioni i sei aspiranti sindaci si rivolgono direttamente ai cittadini
ACQUI TERME – Il giorno del voto è sempre più vicino. In vista dell’appuntamento con le urne di domenica 12, da ognuno dei sei candidati un ultimo appello agli acquesi.
Alessio Barosio: «La mia storia personale e professionale è garanzia di competenza e integrità. Il mio è un programma concreto: con la Comunità Energetica Monferrato farò pagare ai cittadini la metà le bollette elettriche. Riporterò ad Acqui almeno 40mila turisti all’anno per 12 mesi. Chiederò alla Regione Piemonte di restituire i soldi incassati dalla svendita delle Terme di Acqui spa. Ridurrò le tasse alle partite IVA. Acqui avrà una fermata FrecciArgento, con arrivi e partenze per Roma, Torino, Firenze, Genova. Eliminerò i bidoni di plastica davanti a casa, zero barriere architettoniche e parcheggi gratuiti nei giorni di mercato. Infine, voglio portare a tre il numero dei punti 118 sul territorio».
Bruno Barosio: «Da troppi anni ad Acqui manca una compagine amministrativa che si ispiri ai principi propri del centrosinistra. Anche se non è questo il tempo delle contrapposizioni ideologiche, vista la preoccupante situazione economica locale, la coalizione da me guidata propone una visione innovativa dello sviluppo della città, nel rispetto e in applicazione dei principi storici del movimento liberale e progressista. Occorre rivalutare la vocazione turistica di Acqui Terme, che deve tronare ad essere più che mai la regina della accoglienza in Monferrato, terra di eccezionale bellezza e qualità».
Bernardino Bosio: «Acqui Terme è in stretta simbiosi con il proprio territorio, da cui negli anni ha ricevuto ricchezza e condiviso le difficolta. Il prossimo Sindaco non può esimersi dal ricreare questo circuito virtuoso. Il traguardo è chiaro: il mio gruppo di lavoro, composto da esperti italiani ed esteri, ha creato sinergie con la città di Cortemilia e preparato il progetto ‘Turismo oltre le Terme’, presentato lo scorso marzo, che assolutamente non le esclude ma anzi migliora il rapporto tra il turismo termale e la fruizione di un territorio ricco di storia, cultura ed enogastronomia, con l’opportunità di occasioni esperienziali che miglioreranno il soggiorno dei turisti».
Lorenzo Lucchini: «Penso che tutti noi dobbiamo rispondere a una sola domanda: quale sarà il futuro della nostra città? Nel brusio di questa campagna elettorale ho cercato di raccontare la mia visione, in cui Acqui Terme vuole continuare a essere protagonista nel Monferrato. Non più isolata, ma parte di un grande territorio. Sana nel bilancio, con un patrimonio architettonico riqualificato per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Più vicina alla comunità, e che affronta ogni sfida sostenendo i più fragili. Il prossimo sindaco avrà un compito importante: gestire i numerosi progetti che sono stati già finanziati con i fondi Pnrr. Chiedo il voto dei cittadini per dare alla città la continuità che merita».
Danilo Rapetti: «Prima di tutto chiedo agli acquesi di andare a votare. È un’importante occasione per esprimersi in un momento così delicato. Il nostro è un progetto civico svincolato dalle logiche di partito, per questo posso assicurare che se gli acquesi daranno fiducia a me e alla mia squadra sarò un sindaco al servizio di tutti i cittadini, senza preclusioni di sorta. Posso dire di aver imparato tanto dalle mie precedenti esperienze amministrative. Perché no, anche dagli errori, e proprio grazie a questo bagaglio di esperienze sono convinto di poter portare ad Acqui qualcosa di nuovo. Il momento è topico. Chiedo agli acquesi di avere di nuovo fiducia in me».
Franca Roso: «Agli slanci nostalgici, ai patti fantasiosi, alle promesse di benefici, io e la coalizione che sostiene la mia candidatura preferiamo un programma fatto di progetti di verificata fattibilità. La città oggi è in ginocchio, servono amore, abnegazione, competenza ed apertura al confronto per restituire ad Acqui Terme la dignità perduta e rianimare lo spirito di comunità. Cambiare si può, insieme. Io ci credo, noi ci crediamo, Acqui ha bisogno che ci crediate anche voi cittadini. Votate per una donna, votate Franca Roso».