“Se Di Masi lascia non è colpa di noi tifosi”
Una nota di tutti i gruppi della Nord. "Squadra sempre sostenuta e applaudita"
ALESSANDRIA – “Il fallimento sportivo dell’ultima stagione non è da imputare alla tifoseria e alla città”.
Nel silenzio dell’attesa di eventuali sviluppi societari, i gruppi della Gradinata Nord fanno sentire la loro voce. “Il campionato atteso da quasi 50 anni è stato affrontato con una rosa palesemente non all’altezza, sottotono, con acquisti inadeguati e fatti all’ultimo minuto, un ritiro svolto con giocatori che tutti sapevano sarebbero andati via, senza nemmeno una presentazione”.
Poi le cinque sconfitte in avvio, e 0 punti, “non il massimo per scaldare l’ambiente. E, anche, i tanti ko al Moccagatta. E il mercato di gennaio, sul quale è meglio tacere. Un campionato vissuto ancora in un contesto di pandemia, con limitazioni e difficoltà, lunghe code ai prefiltraggi, tamponi, green pass. Ma la squadra – insistono i gruppi della Nord – è stata sempre sostenuta, con applausi e cori, anche a retrocessione avvenuta. Non sono stati quei due o tre cori nei confronti della società dopo la fine dell’ultima gara la causa dell’annunciata volontà di cedere. Mertiamo più rispetto“.