Il 5 giugno è la Giornata mondiale dell’ambiente
Oggi, 5 giugno, ricorre la Giornata mondiale dell’ambiente istituita nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite in occasione dell’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, con lo slogan “Only One Earth” (“Una sola Terra”) per richiamare l’attenzione sul ripristino e la tutela degli ecosistemi.
La data fu scelta per ricordare la prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente, tenutasi dal 5 al 16 giugno 1972 a Stoccolma, nel corso della quale venne adottata la Dichiarazione che definì i 26 principi sui diritti dell’ambiente e le responsabilità dell’uomo per la sua salvaguardia. Nell’occasione della sua 50° edizione è la Svezia ad ospitare di nuovo la Giornata mondiale dell’ambiente.
Il nostro pianeta è unico e gli elementi che lo costituiscono sono interdipendenti fra loro, è questa interconnessione può provocare fenomeni degenerativi e distruttivi, ma può essere anche un veicolo di diffusione di interventi virtuosi e benefici. Un esempio lo ricopre il documento sulla sostenibilità ambientale pubblicato dall’UNEP nell’aprile 2022, dove si sottolinea l’importanze di rispettare le risorse idriche attraverso pratiche commerciali sostenibili producendo benefici da molti punti di vista.
Altra riflessione importante la ricopre l’influenza positiva che ha l’ambiente sulla nostra salute e le sue conseguenze in campo economico: gli ambienti alterati e degradati sono responsabili dell’aumento dei decessi, mentre gli ambienti sani proteggono la salute, forniscono servizi sicuri legati all’approvvigionamento di cibo e acqua, limitano gli eventi climatici estremi e svolgono un compito di regolazione nella trasmissione degli agenti infettivi.
Tutelare gli ecosistemi e la biodiversità non solo previene le spese per le cure sanitarie relative a malattie “ambientali”, ma evita anche di effettuare onerosi investimenti per la messa in sicurezza degli ambienti degradati e a rischio per la popolazione. L’investimento sul “capitale naturale” permette di risparmiare nel lungo periodo garantendo benessere e sopravvivenza a tutto il genere umano.
Quali sono gli accorgimenti per avere un futuro più sostenibile?
Le buone pratiche che dovrebbero adottare le aziende per garantire un futuro sostenibile sono:
- prevedere la “decarbonizzazione” dei propri clienti e privilegiare i titoli di società che perseguono elevati standard ESG;
- rendere noti i dati degli investimenti aziendali relativi a deforestazione, degrado del suolo, produzione di rifiuti e altre pratiche che danneggiano gli ecosistemi;
- effettuare investimenti in attività sostenibili, come la silvicoltura e la pesca, che ripristinano gli ecosistemi e apportano benefici sia all’uomo che alla natura;
- adottare politiche e obiettivi aziendali che spostino capitali, investimenti e finanziamenti verso attività che utilizzano plastica riciclata o materie prime sostenibili;
- assicurarsi che tutte le finanze aziendali interne siano mantenute in portafogli che sostengono iniziative sostenibili che non danneggiano il clima, la salute umana o la natura.
Mentre quello che il singolo individuo può praticare per ridisegnare le economie e attivare un processo di trasformazione e rigenerazione economica e sociale possono essere:
- investimenti etici come indirizzare gli investimenti verso attività responsabili dal punto di vista sociale e ambientale;
- distogliere gli investimenti dalle aziende che hanno un forte impatto ambientale, come quelle coinvolte nella deforestazione, nell’inquinamento delle acque, nei combustibili fossili o nello sfruttamento intensivo delle risorse;
- soluzioni energetiche, nelle abitazioni e negli uffici, optare per sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti per salvare il pianeta e risparmiare con bollette più basse;
- risparmio energetico, isolare le abitazioni, spegnere le luci e i dispositivi elettronici quando non sono in uso, utilizzare elettrodomestici ad alta efficienza energetica, in modo da ridurre le emissioni e risparmiare denaro.