Rifiuti: gli aumenti peseranno sulle utenze non domestiche
Varate l'altra sera le nuove tariffe. Per i nuclei famigliari qualche euro in meno rispetto allo scorso anno
OVADA – La buona notizia è il moderato calo delle tariffe per le utenze domestica. Quella cattiva è costituita dai rincari, ancora da quantificare, per le attività commerciali. Il via libera alle tariffe legate al servizio di raccolta dei rifiuti è arrivato l’altra sera dal consiglio comunale. Allo scontato voto favorevole della maggioranza, si sono aggiunto il parere contrario del Movimento Cinque Stelle e l’astensione di “Ovada viva”.
Tariffe nel dettaglio
Si parte dai 120 euro per un nucleo famigliare con un unico componente (3.3 euro in meno rispetto al 2021). Una famiglia di due persone pagherà 209 euro. E poi a salire 253.7 (tre persone), 291.5 (4), 329.2 (5), 369.7 (6). “In questi tre anni – ha spiegato il sindaco di Ovada, Paolo Lantero, rivendicando i risultati ottenuti – la produzione pro capite di rifiuto indifferenziato è passato dai 278 kg del 18 ai 91,2 del 2022. Delle 5.420 tonnellate di rifiuti raccolti lo scorso anno l’81.2% era differenziato. E l’obiettivo primario era la tutela dell’ambiente”. Ragioni che convincono fino a un certo punto le opposizioni. “Manteniamo le nostre perplessità su Econet – ha chiarito Mauro Lanzoni (M5S) – In particolare sul numero molto alto di addetti (119 ndr) e di mezzi utilizzati per il sistema”. “Esprimiamo cauto ottimismo – ha affermato Angelo Priolo, Ovada viva – Per il centro storico un sistema misto con cassonetti e badge sarebbe stato più adeguato. Sui risultati, meglio sarebbe stato incidere fin da subito in maniera più decisa sugli abbandoni”. Dichiarazione di voto affidata al capogruppo Pier Sandro Cassulo: “Non vediamo particolari criticità sul fronte della tariffa – ha affermato – Rimaniamo scettici sul metodo adottato. Ci chiediamo dove finisce la quantità di rifiuto apparentemente sparito. Sono abbandoni? Viene trasportata in aree dove c’è un metodo diverso?”