La Santa del giorno, 30 maggio, è Santa Giovanna d’Arco
Vergine
Patrona della Francia, della telegrafia e della radiofonia
La vita della Santa
Nasce a Domrémy (Francia) il 6 gennaio 1412. Figlia di contadini, da bambina impara a cucire e filare ma non a leggere e scrivere, le viene insegnato solo a scrivere il suo nome. Viene soprannominata la “Pulzella d’Orléans”.
A tredici anni inizia a udire “voci celestiali” accompagnate spesso da visioni dell’arcangelo Michele, di Santa Caterina e di Santa Margherita. Giovanna decide quindi di consacrarsi interamente a Dio facendo voto di castità.
A quattordici anni, durante la Guerra dei Cento anni, si sente chiamata da Dio a soccorrere il re di Francia e a cacciare gli inglesi dal suolo francese.
Nel 1429 raggiunge il Delfino Carlo (il futuro Carlo VII) nella città di Chinon, convincendolo ad affidarle il compito di tentare un’offensiva contro gli inglesi. Riesce a farsi accreditare presso la corte grazie a carismi straordinari che suscitano ammirazione. Giovanna sostiene di essere stata inviata da Dio per portare soccorso a lui e al suo reame; viene però condotta a Poitiers per sottoporla all’esame da parte di teologi circa la sua fede e i suoi costumi, ma non trovando in lei alcuna ombra, al Delfino viene dunque consigliato di sfruttare al meglio i carismi della ragazza. La Santa allora riorganizza l’esercito, trascinando con il suo esempio le truppe francesi, imponendo uno stile di vita rigoroso: allontanare le prostitute che seguono i soldati, bandire ogni violenza o saccheggio, vietare ai militari di bestemmiare.
Soldati e capitani, contagiati dal carisma della giovane, sostenuti dalla popolazione di Orléans, si preparano alla riscossa. Giovanna, vestitasi di un’armatura bianca, cavalca alla loro testa con uno stendardo recante i nomi di Gesù e Maria. La spedizione ha successo e Orléans è liberata!
Rimane ferita durante un fallito attacco a Parigi. Catturata dai borgognoni, il 21 novembre 1430 è venduta agli inglesi.
La morte della Santa
Il 30 maggio 1431, non ancora ventenne, viene bruciata viva sul rogo nella piazza del mercato di Rouen. Le sue ceneri vengono gettate nella Senna.
Beatificata nel 1910 da San Pio X e canonizzata da Benedetto XV nel 1920.
Il suo culto è particolarmente incentivato in Francia durante i momenti di particolare crisi in campo militare sino a essere proclamata patrona della nazione.
Giovanna d’Arco è stata dichiarata anche patrona della telegrafia e della radiofonia.