Caos nidi a Casale: si intravedono spiragli di ottimismo
Eutrotrend favorevole alla rescissione consensuale del contratto
La riflessione dell'esponente del Pd di Casale
CASALE – L’esponente del Pd di Casale Johnny Zaffiro, con una riflessione sul complicato contesto economico e lavorativo degli ultimi tempi (per certi versi ‘dominato’ dal caso Eurotrend), sprona la comunità e il mondo politico cittadino a prendere spunto da quella che definisce ‘onda lunga’ del 1° maggio e del grosso evento organizzato in Cittadella.
Il dem parte da lontano: «Avevamo bisogno di ritrovarci fisicamente e di ‘fare’ delle cose insieme: dello sport, della musica, dell’informazione, della gastronomia, della cultura in senso ampio. La forza di questo 1° maggio è stata soprattutto il coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze, una carica contagiosa che ci ha motivati. Con loro e con noi c’erano poi le Guardie ambientali, per le quali voglio spendere un ringraziamento speciale: persone preziose, disponibili e partecipi che hanno fatto la differenza. Nella grande cornice del 1° maggio e attorno ai sindacati, in questo 2022 abbiamo potuto riportare al centro dell’attenzione il tema del lavoro, anzi: il grande tema del lavoro.
Caos nidi a Casale: si intravedono spiragli di ottimismo
Eutrotrend favorevole alla rescissione consensuale del contratto
I lavoratori dello sport e della cultura hanno messo a disposizione della festa le proprie competenze e il proprio tempo, e hanno dimostrato – se ce ne fosse stato bisogno – quanto contano e quanto valgono la loro qualità e la loro affidabilità. Perché il lavoro ha sempre dignità e, quale che sia, rende migliore o peggiore la nostra vita. Ma questo è ‘il lavoro’, poi ci sono ‘i lavori’, le tante declinazioni della principale attività umana: variano per mansione e per funzione, variano per orario e durata e variano per la quantità di rischio che ‘contengono’».
Per poi porre la lente d’ingrandimento sulle crisi aziendali e occupazionali monferrine: «È sempre stato così, ma noi dobbiamo preoccuparci seriamente di ognuno di questi aspetti, perché la migrazione non è solo quella dal Sud al Nord dell’Italia, dell’Europa o del mondo, è anche quella continua che da Casale porta a Milano, a Torino o – appunto – al Nord Europa.
Proprio in questo periodo le lavoratrici della cooperativa Eurotrend hanno vissuto e stanno vivendo il grandissimo problema del ritardo nel pagamento degli stipendi: la Cerutti ha attraversato tutte le fasi della crisi aziendale e gli esempi potrebbero proseguire. Il nostro è un territorio particolarmente disarmato di fronte ai problemi occupazionali e allo sgretolamento del tessuto industriale: abbiamo una storia di primo piano alla quale oggi si stenta a credere.
Ed ecco allora l’onda lunga del 1 maggio dove deve arrivare: sicuramente a rinsaldare il senso di comunità e solidarietà, ma certamente anche a stimolare la convocazione di tavoli, di confronto per il lavoro. Perché dei tavoli? Perché tra le responsabilità individuali e la congiuntura ci sono interventi sindacali e politici che localmente vanno condivisi attorno ad un tavolo, ma devono essere tavoli programmatici veri, reali, concreti e non passerelle politiche e di propaganda. Un tempo si chiamava contrattazione ed era materia sindacale, oggi la realtà è più complessa, ci vogliono idee, dati e volontà per esplorare ogni valida soluzione».