Il futuro museo alle carceri e la 'stoccata' sui treni
CASALE - Le vecchie carceri diventeranno un luogo di cultura pubblico grazie alla donazione Cei. Sabato prossimo il passaggio ufficiale…
L'intervento del circolo Verdeblu di Casale
CASALE – Il circolo Verdeblu di Legambiente Casale, presieduto da Vittorio Giordano, interviene sul tema dei trasporti ferroviari, dopo che sull’argomento nei giorni scorsi si erano espressi (con reciproche e non troppo velate stoccate) il sindaco Federico Riboldi e l’ex segretario del Pd Johnny Zaffiro.
Il futuro museo alle carceri e la 'stoccata' sui treni
CASALE - Le vecchie carceri diventeranno un luogo di cultura pubblico grazie alla donazione Cei. Sabato prossimo il passaggio ufficiale…
«I trasporti ferroviari sono tornati ad animare il dibattito cittadino – spiegano dal circolo – Questo è un bene, perché significa che finalmente se ne riconosce l’importanza; lascia tuttavia perplessi la necessità di ribadire concetti che affermiamo da anni e che hanno già portato alla firma dei protocolli per la riattivazione della Casale-Mortara e della Casale-Vercelli.
È evidente infatti che Casale Monferrato senza i treni rischia di indebolire ulteriormente non solo l’attrattiva turistica ed economica, ma anche l’aggancio col territorio, con tutto il Monferrato. Se pensiamo, ad esempio, all’interesse che ricopre la zona Unesco, ci rendiamo conto che essa può crescere solo se sostenuta da un sistema di trasporto pubblico che la colleghi con Casale Monferrato, la Lombardia e il resto del Piemonte. A quel punto, raggiungendo un’efficiente e moderna rete di collegamento, la ricaduta complessiva sul Monferrato sarebbe completa: turismo e ambiente, scuola e lavoro».
Zaffiro contro Riboldi: «I protocolli sui treni? Sono veri, lei assente»
Dura invettiva dell'esponente del Pd, per anni in prima linea nelle lotte per il ripristino delle linee ferroviarie
Si tenga con ciò presente che parlare di treni e della loro utilità non significa preludere alla sparizione del trasporto su strada, anzi: pullman e treni si devono integrare in un piano di mobilità intermodale funzionale per residenti e visitatori.
Ci colleghiamo così ad un altro aspetto legato alla ‘questione treni’: quello economico, che certamente non ignoriamo e che non va utilizzato come alibi per rinunciare a ripristinare la mobilità su rotaia. Noi crediamo che il trasporto su ferro per essere più competitivo debba essere effettivamente fruibile dalla popolazione, anche da quella senza auto, che deve poter trovare nella combinazione di pullman e treno la possibilità di recarsi a Milano, Vercelli e anche ad Asti, perché è – la Casale-Asti.- un’altra tratta storica e strategica. Rimettere in moto i treni significa insomma premiare le grandi potenzialità del territorio e garantire il servizio pubblico alla mobilità a tutti. E significa anche accogliere le ragioni ambientali, restituendo alla cittadinanza un diritto e nuove possibilità di sviluppo.
D’altra parte, le stesse analisi nazionali evidenziano come le grandi tratte interregionali traggano beneficio dalla vivacità delle reti locali, perché grandi e piccole arterie si completano e consentono di spostarsi giungendo direttamente nel centro delle città o nelle sue immediate vicinanze. Speriamo dunque di non dover nuovamente sottolineare le ragioni dei treni e che si possa lavorare per il diritto alla mobilità. Legambiente ribadisce la piena disponibilità a collaborare a questo grande obiettivo del territorio».