Il santo di oggi, 25 maggio, è San Beda il venerabile
Il santo di oggi, 25 maggio, è San Beda il venerabile
Il piccolo Beda, rimasto orfano alla tenera età di 7 anni, viene affidato dai parenti ai monaci benedettini di Wearmouth, in Inghilterra. Qualche anno dopo entra nel monastero di Jarrow, di ordine benedettino, e vi rimane per tutta la sua vita dedicandosi allo studio delle Scritture, al canto dell’Ufficio e alla scrittura. E’ ordinato sacerdote all’età di 30 anni e scrive rilevanti opere teologiche dedicate alla Madonna oltre che il primo martirologio con note storiche. A un certo punto della sua vita viene accusato di eresia ma si difende con argomentazioni così valide da essere ancora più stimato ed apprezzato. E’ considerato da alcuni storici il più grande erudito del Medioevo e Dante lo nomina nella sua Divina Commedia.
La morte
Negli ultimi giorni di vita detta a un amanuense i testi del Vangelo di Giovanni in lingua inglese e gli scritti di Isidoro di Siviglia. Invita i suoi confratelli a pregare per lui e, sentendo la fine vicina, si inginocchia a terra e muore sorridendo dopo aver intonato il canto del Gloria. Dopo aver mormorato “Tutto è compiuto” esala l’ultimo respiro. Le sue reliquie vengono profanate sotto il regno di Enrico VIII. Nel 1899 Leone XIII lo proclama dottore della Chiesa.
San Gregorio VII
S. Gregorio, settimo Pontefice di questo nome, nacque in Soana in provincia di Grosseto nel 1015 circa, e fu educato nella pietà e nelle lettere in un monastero di Roma.
Andò in Francia nel monastero di Cluny, governato da S. Odilone, e sotto sì santo maestro fece tali progressi nelle virtù cristiane, che tornato in Roma fu ascritto al clero, quindi impiegato da vari Pontefici in difficilissimi affari della Chiesa.
Animato da un ardente zelo per l’onor di Dio e della sua Chiesa, soddisfece alle sue incombenze con mirabile successo. Riformò gli abusi che si erano introdotti specialmente nel clero, combatté il vizio, e difese e sostenne i diritti della Chiesa. Per questa sua condotta si tirò addosso l’odio dei cattivi, che erano moltissimi e potenti in quei tempi.
Muore il 25 maggio 1085 a Salerno.
San Gregorio VII