Restaurata la Vergine del Monevi: «Perla rara che torna a splendere»
L?iniziativa del Lions Club Host ha riportato alla luce le tonalità originali e la data esatta dell'opera
ACQUI TERME – Un restauro che ha riportato l’opera all’antico splendore, e che ha anche permesso di risalire alla data precisa della sua realizzazione. Fu nel 1669, infatti, che Giovanni Monevi, pittore del periodo barocco d’origine visonese, pose la propria firma a compimento de ‘L’Assunzione della Vergine’, forse la sua opera di maggior valore artistico, oggi custodita nella Cattedrale di Acqui Terme. «Si tratta di un’operazione davvero importante – spiega don Giorgio Santi, parroco del Duomo – che era diventata ormai non più rimandabile. La tela, infatti, era molto annerita. Ora invece è di nuovo possibile apprezzare i colori originali utilizzati dal Monevi, che donano al dipinto una cromia e una luminosità davvero unici».
In esposizione per un mese
Lunedì 9 maggio è stata presentata in Cattedrale la brochure voluta dalla Diocesi – con la consulenza di Massimiliano Caldera, funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle province di Alessandria Asti e Cuneo – in cui sono contenuti tutti i particolari relativi all’opera di restauro. Un intervento del valore complessivo di circa 12mila euro, realizzato su iniziativa del Lions Club Host di Acqui in collaborazione con l’associazione ‘Monsignor Giovanni Galliano’ Onlus, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – presente all’inaugurazione il presidente Luciano Mariano – e della Banca Passadore – rappresentata da Riccardo Chiesa, direttore della Filiale di Alessandria.
La dottoressa Claudia Maritano, colei che ha riportato il capolavoro a nuova vita, ha illustrato le tecniche e le diverse fasi dell’intervento. Grande soddisfazione da parte del sindaco Lorenzo Lucchini, di Monsignor Luigi Testore e di Danilo Rapetti, presidente del Lions Club Host, che ha paragonato l’Assunzione a «una perla rara che torna a risplendere».
«La tela – aggiunge Don Santi – rimarrà esposta nella cappella laterale dedicata a San Carlo Borromeo fino al 10 giugno, poi sarà ricollocata nella sua posizione storica nella parete absidale dietro l’altar maggiore».