Magistratura in sciopero, ecco i motivi
A breve una conferenza stampa in Tribunale ad Alessandria
ALESSANDRIA – I magistrati sono in sciopero. Oggi, 16 maggio. L’associazione nazionale magistrati ha proclamato una giornata di astensione in protesta contro la riforma dell’ordinamento giudiziario approvata dalla Camera.
L’astensione avverrà garantendo i servizi essenziali.
“La Magistratura tutta – si legge in un documento ufficiale approvato a livello nazionale dall’Anm – che si riconosce nell’A.N.M., vuole denunciare pubblicamente che la riforma in discussione al Parlamento non accorcerà di un giorno la durata dei processi, ma cambierà radicalmente la figura del magistrato, in contrasto con quello che prevede la Costituzione.
Il Paese ha bisogno di recuperare fiducia nella magistratura, ma per ottenere ciò serve una riforma che attui veramente l’articolo 107 della Costituzione, secondo il quale i magistrati si distinguono fra loro soltanto per le funzioni e che affermi chiaramente che non devono esistere carriere in magistratura. Invece questa riforma, continuando l’opera intrapresa dalla riforma Castelli-Mastella, rende gerarchicamente ordinati anche gli uffici giudicanti, crea una magistratura alta e una bassa, e aumenterà quell’ansia di carriera che tanto danno ha già fatto, e continuerà a fare.
Il Paese ha bisogno – continua – di magistrati che vengano valutati per la qualità del loro lavoro, e non soltanto per la quantità; di magistrati che si concentrino solo sulle decisioni che devono prendere, non sugli adempimenti burocratici e nemmeno sulle loro carriere; di magistrati liberi di giudicare serenamente, seguendo solo la loro coscienza, non di giudici impauriti delle ripercussioni personali delle loro decisioni”.