La biodiversità del Po nell’erbario creato da Leardi e Sacro Cuore
Il risultato finale di 'Lungo il Grande Fiume', che ha coinvolto i due istituti di Casale
CASALE – La scorsa settimana è stato presentato il risultato del progetto ‘Lungo il grande fiume’, iniziativa svolta la scorsa estate che ha coinvolto gli alunni dell’istituto Leardi e della Sacro Cuore International School: un erbario didattico, realizzato nelle uscite sul territorio con la collaborazione dell’Ente Parco del Po.
«Grazie a questo progetto, è stato possibile stringere tra un patto educativo di comunità, che ha permesso di scoprire l’ambiente fluviale, cuore pulsante della città, grazie a forme di outdoor learning – commenta il Dirigente Scolastico Nicoletta Berrone – Ringrazio la dottoressa Rossana Gianella, coordinatrice didattica del Sacro Cuore, gli alunni e gli insegnanti che hanno partecipato attivamente a questa esperienza di condivisione importante».
Come spiegano i docenti di Scienze Naturali Maria Cristina Portinaro e Lorenzo Esposito, l’erbario didattico ha prelevato una trentina di specie provenienti dall’ambiente fluviale del Po e si ricollega idealmente all’erbario Rosellini, una collezione di piante erbacee, arboree e arbustive realizzata nella metà dell’Ottocento dal botanico e Dirigente scolastico del Leardi Ferdinando Pio Rosellini: «Se l’erbario storico, custodito nell’Aula Magna del nostro istituto, è una testimonianza importante della biodiversità del Monferrato, poiché conserva traccia di specie ormai estinte, il nuovo erbario didattico rappresenta uno spunto di riflessione per gli studenti coinvolti nella sua realizzazione e uno stimolo per gli alunni futuri, che potranno sviluppare ulteriormente la raccolta e ampliare le specie conservate».
I campioni, classificati grazie alle chiavi dicotomiche semplificate, sono stati catalogati secondo criteri scientifici, indicando il luogo e la data di raccolta: nei prossimi anni, sarà possibile ritornare nell’ambiente preso in esame, con il microscopio da campo e le cartine, per verificare se le specie prelevate sono ancora presenti o se ci sono state delle evoluzioni nell’habitat fluviale.
«La biodiversità è un valore che deve essere tutelato e preservato – concludono gli organizzatori – Questo erbario può essere uno strumento utile per verificare la salute del nostro ecosistema fluviale e per far sviluppare nelle nuove generazioni senso civico e ambientale».