Giustizia: «La riforma non accorcerà la durata del processo»
In Tribunale spiegata l'astensione dal lavoro nella giornata di oggi
ALESSANDRIA – Il Tribunale di Alessandria, per pendenze e flussi, avrebbe bisogno di 43 addetti Upp (Ufficio del processo). Negli ultimi mesi del 2021 il personale amministrativo, i presidenti e i giudici hanno contribuito ad elaborare il progetto per ridurre la durata dei processi (il disposition time). Al termine di questo complesso lavoro, sono stati nominati 6 addetti Upp. Il personale amministrativo del Tribunale presenta una scopertura del 47%. Ogni giorno, ha precisato il Presidente della Sezione Penale del Tribunale alessandrino, Maria Teresa Guaschino, si rischia di dover rinviare le udienze penali per mancanza di assistente; i servizi di cancelleria sono in enorme affanno.
Per quanto riguarda i giudici: “Dal 1° giugno – continua – il dibattimento, per assenze e maternità, conterà su 4 giudici su 8 in pianta organica. Ha sopravvenienze di 2mila fascicoli monocratici, pendenze per circa 3mila; i Collegi sono oltre 150 , e ne sopravvengono 80 all’anno.
L’ufficio Gip, che conta su 4 magistrati, uno dei quali con uno sgravio al 50% introita circa 560 richieste di rinvio a giudizio all’anno; ne definisce il 60%”.
Per la magistratura, dunque, la Riforma dell’ordinamento giudiziario approvata dalla Camera, “non accorcerà di un solo giorno la durata dei processi. La riforma non rende più efficiente la giustizia. La produttività ad Alessandria non si può migliorare se non si mettono a disposizione mezzi e persone nei vari uffici”.
Questo è emerso dalla conferenza stampa tenuta questa mattina nell’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Alessandria, durante la quale sono stati spiegati i motivi dell’astensione (garantendo comunque i servizi essenziali) al lavoro organizzata per l’intera giornata di oggi (16 maggio). “Abbiamo sentito la necessità di spiegare le ragioni del dissenso da alcune parti della riforma”, ha spiegato Maria Teresa Guaschino.
Per il procuratore capo Enrico Cieri, uno dei vizi della riforma Cartabia è attribuire le ragioni dell’inefficienza del processo penale ai magistrati che forse lavorano poco. Per rendere più efficiente la macchina è indispensabile avere a disposizione fondi, personale, mezzi e non, come in Alessandria, trovarsi a lavorare in un edificio vetusto e, in parte inagibile.
La voce dei giovani magistrati è stata poi affidata a Lisa Castagna.