Catasta di legna in fiamme in riva all'Orba: il rogo nella notte
Operatori in azione dalle 20.30 di ieri fino alle 7 di stamani
Accordo fra sei enti per il recupero post alluvione
OVADA – I segni della devastazione portata dall’alluvione dello scorso ottobre sono ancora evidenti lungo le sponde dei torrenti interessati. Per individuare una soluzione, per quanto parziale, sono i comuni di Ovada, Silvano d’Orba, Tagliolo Monferrato, Molare, Cremolino e Lerma che puntano ai fondi messi a disposizione dalla Regione Piemonte.
L’obiettivo è quello di ripristinare la vegetazione delle sponde dell’Orba e del Piota riducendo nel contempo il pericolo di eventuali esondazioni. Per raggiungere il loro obiettivo gli enti si avvalgono della collaborazione della Provincia, in quanto capofila nella costruzione ed attuazione del Contratto di fiume del torrente Orba nel 2010, e dell’Ente Parco dell’Appennino Piemontese.
La normativa prevede che non meno del 5 per cento degli introiti derivanti dall’uso dell’acqua pubblica venga destinato all’attuazione del Piano di tutela delle acque stesse. Il contratto di fiume all’epoca fu ideato per evitare interventi troppo localizzati, favore lo sviluppo di una strategia di gestione complessiva.
Catasta di legna in fiamme in riva all'Orba: il rogo nella notte
Operatori in azione dalle 20.30 di ieri fino alle 7 di stamani
Il progetto generale, elaborato da Fabrizio Masarin, dottore forestale e architetto paesaggista con studio ad Alessandria, è stato approvato qualche giorno fa dalla Giunta Comunale di Ovada. Sono impegnati nello stesso processo gli altri enti coinvolti. L’importo complessivo ammonta a 613 mila euro, al netto della gara d’appalto che ridimensionerà l’onere. Una volta completate le formalità burocratica, il progetto sarà inviato in Regione dove sarà fatta la valutazione complessiva per la decisione definitiva sulla concessione dei fondi.
La quota di cofinanziamento a carico del Comune di Ovada ammonta a 8.200 euro. La cifra totale a carico degli enti coinvolti ammonta a 13.893 euro da trasferire alla Provincia. Lo scorso ottobre, l’impressionante piena dell’Orba invase la parte più bassa della città, tra la Rebba, il Geirino, Regione Carlovini e la sponda accanto a Vezzani. Nel mese di dicembre arrivò la dichiarazione di Stato di Emergenze per le aree più colpite a cavallo tra basso Piemonte e Liguria.