Il Santo di oggi, 14 maggio, è San Mattia
San Mattia
Apostolo – Patrono degli ingegneri e dei macellai
Mattia è uno dei settantadue discepoli di Gesù Cristo, cresciuto alla sua scuola, e testimone dei suoi prodigi. Salito Gesù al cielo, Mattia rimane nel cenacolo in unione di preghiere con gli Apostoli, in attesa dello Spirito Santo.
Dovendosi eleggere un altro apostolo al posto di Giuda, furono presentati agli Apostoli due discepoli: Giuseppe soprannominato il Giusto, e Mattia. Si venne a un sorteggio che indicò Mattia: fu così aggregato agli altri undici Apostoli. Fu questa la prima elezione a dignità ecclesiastica.
Mattia accetta quella carica e rimane nel cenacolo in compagnia degli altri Apostoli fino al fortunato giorno in cui lo Spirito Santo scende dal cielo a portare i suoi doni.
San Mattia diffonde la fede in Etiopia. Da quel momento consacra l’intera vita alla predicazione della dottrina della salute eterna. Non si sa con precisione per quanti anni abbia predicato ma è certo che fu fedele al suo apostolato e che coronò le sue virtù e il suo zelo col martirio. Fu ucciso a Sebastopoli per opera dei Giudei e le sue reliquie, molto venerate, si conservano, parte a Treviri nella Germania e parte in Santa Maria Maggiore a Roma.
Le reliquie di Mattia sono contenute in un’arca marmorea nel transetto dalla basilica di Santa Giustina a Padova, a poca distanza dall’arca dell’evangelista san Luca.
______
Sant’Ampelio
Sant’Ampelio fu un fabbro ferraio vissuto tra il IV e il V secolo d.C., probabilmente durante i regni di Teodosio I e Onorio. Si ritirò a condurre vita eremitica nella Tebaide, in Egitto, dove subì le tentazioni del demonio sotto forma di donna. Scacciò il demonio con un ferro rovente, ottenendo da Dio il dono di essere insensibile alle scottature.
Giunse poi in Liguria, stabilendosi nei pressi di Bordighera, dove continuò la sua vita di preghiera e penitenza, compiendo miracoli. Morì il 5 ottobre di un anno imprecisato, intorno al 410.
Le reliquie di San’Ampelio furono inizialmente custodite in una chiesa a Bordighera. Nel 1140, furono trasferite al convento degli Olivetani di Sanremo, che lo considerano loro patrono. Nel 1258, le reliquie furono nuovamente trasferite, questa volta a Genova, nel convento di San Stefano.
San’Ampelio è il santo patrono di Bordighera e dei fabbri ferrai.