Casale città amica della demenza: un centro diurno in casa di riposo?
Questa mattina la presentazione in sala consigliare, tanti attori coinvolti in un'iniziativa che vuole crescere e ampliarsi ancora
CASALE – Casale è al lavoro per diventare una comunità amica della demenza. Forte del lavoro iniziato nel 2018 da Vitas con Il Giardino di Cicci, questa mattina in Comune è stato presentato l’avvio del progetto, formalizzato dall’ingresso tra le Comunità d’Italia Amiche della Persone con Demenza.
Casale è la 38esima a entrarvi, ma quello di oggi non è che l’inizio di un percorso intrapreso sotto la regia di Vitas e del suo direttore scientifico Daniela Degiovanni, dal Comune, dalla Diocesi, dall’Asl-Al e dalla Casa di Riposo che vuole coinvolgere tutta la comunità in una tematica i cui numeri, già assai significativi, sono destinati a crescere ancora.
Il progetto, inizialmente su base biennale, vuole fornire sostegno concreto e migliorativo alla vita delle persone affette da Alzheimer e malattie simili, ma anche alle loro famiglie. Il tema è quello della percezione sociale, della comprensione e della conoscenza della comunità, la sua informazione, la sua vicinanza, per questo si progetta di coinvolgere quanto prima enti, istituzioni, scuole, associazioni, operatori sanitari e anche commercianti. Tutti insieme.
Un altro obiettivo, ancora più concreto, è la volontà di dedicare parte degli ambienti della Casa di Riposo, a centro diurno per le fasi iniziali della malattia, un’attività (c’è il placet del presidente Mario Botta) che andrebbe a lavorare complementarmente con l’aspetto prettamente diagnostico e di cura dell’Asl e quello di assistenza alle fasi più avanzate, portato avanti dal Giardino di Cicci.