Acqueforti, in mostra ad Arquata le opere di Pietro Villa
Villa è una "presenza" nell'arte alessandrina, dal dopoguerra a oggi
ARQUATA SCRIVIA — Sarà inaugurata sabato 14 maggio alle 18.00 la mostra “Acqueforti, natura luce e struttura” che vuole celebrare un maestro incisore alessandrino, Pietro Villa, attraverso alcune tra le più significative opere che rimarranno esposte fino al 15 giugno prossimo nell’atrio del municipio di Arquata Scrivia. La rassegna è frutto della collaborazione con l’associazione “Il Triangolo Nero” di Alessandria, alla cui fondazione, nel 1987, contribuì fattivamente Villa.
Villa è una “presenza” nell’arte alessandrina, dal dopoguerra a oggi. Come pittore e, in modo specifico, come incisore all’acquaforte. L’inclinazione al naturalismo, la sensibilità poetica, la raggiunta perizia tecnica ne fanno l’ideale continuatore della lezione di un maestro come Cino Bozzetti. Nel contempo ha saputo trarre fondamentali insegnamenti da una meditata e personale lettura, fatta con l’umiltà che lo contraddistingue, dell’opera calcografica di Giorgio Morandi.
I generi praticati da Villa sono essenzialmente il paesaggio e la natura morta. Il rapporto diretto con la realtà ne fa un attento osservatore che sa tradurre, durante la fase di esecuzione, l’iniziale analisi percettiva in una sintetica e globale visione. Nel paesaggio ricerca la struttura, gli elementi costitutivi immutabili, secondo parametri geometrizzanti, ricerca altresì un “lume” naturale, sempre filtrato, mentale, quasi metafisico.
Non meno felici le opere di taglio astratto aventi per soggetto cardi, impronte, voli e ikebana nelle quali raggiunge un equilibrio perfetto tra composizione – che è pur sempre struttura – e il gioco sapientemente bilanciato delle luci e delle ombre, in un raffinato uso di toni e mezzitoni, dai bianchi lunari ai neri profondi attraverso la gamma preziosa dei grigi.