Il santo di oggi, 11 maggio, è san Gengolfo
Il santo di oggi, 11 maggio, è san Gengolfo
La vita
Gengolfo nasce in Borgogna da una famiglia molto agiata che gli impartisce una profonda educazione cristiana. Alla morte dei genitori entra in possesso di tutti i loro ricchi possedimenti che gestisce in maniera saggia e oculata.
Sposa in gioventù una fanciulla di nobili origini ma poco dopo si allontana da lei per partecipare alle campagne militari di Pipino il Breve. Al suo ritorno si rende conto che la moglie lo ha tradito e per questo motivo le chiede di lasciare la casa di famiglia provvedendo, però, al suo sostentamento.
Alla vicenda del tradimento è legato uno degli aneddoti della vita di questo santo: al ritorno dalla guerra, dice alla moglie di aver udito voci su un suo presunto tradimento. Lei nega tutto dicendogli che si tratta soltanto di dicerie senza fondamento. Gendolfo, a questo punto, le chiede una prova della sua innocenza invitandola a immergere il braccio in una fonte di acqua limpida a temperatura ambiente. Lei, ritenendo questo gesto una cosa ridicola e ingenua, immerge senza paura il braccio nell’acqua ma, quando lo estrae si accorge che è tutto ustionato. Per Gendolfo quella è la prova della sua colpa.
La morte
Si ritira in preghiera e in penitenza nel suo castello di Avallon dedicandosi anche a opere di misericordia. Poco dopo, su ordine della moglie, Gendolfo viene sorpreso nel sonno e ferito a morte da un fendente di spada alla coscia. E’ considerato il protettore degli uomini sposati che devono convivere con mogli difficili da sopportare.
Sant’ Ignazio da Laconi
Ignazio nacque a Laconi, in Sardegna, nel 1701. Nel piccolo paese crebbe timorato di Dio e ancora adolescente già praticava digiuni e mortificazioni; non frequentò scuole e non imparò mai a scrivere, ma andava ogni giorno a messa e faceva il chierichetto. Ventenne, desideroso di mutar vita, scese a Cagliari, per chiedere ai cappuccini di San Benedetto di essere accolto nel loro convento per consacrarsi a Dio.
I cappuccini gli permisero di pronunziare la professione religiosa come fratello laico. Venne poi trasferito nel convento di Iglesias, destinato ai servizi pii umili nel convento e alla questua nella zona del Sulcis.
Morì nel 1781. Le reliquie del santo riposano nella chiesa dei Cappuccini in viale Fra’ Ignazio, a Cagliari. Periodicamente le spoglie vengono portate in pellegrinaggio lungo tutta la Sardegna, un evento che richiama sempre numerosissimi fedeli.
Sant’ Ignazio da Laconi