L’8 maggio è Giornata mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa
L’8 maggio ricorre la Giornata mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in occasione dell’anniversario della nascita di Henry Dunant, considerato il fondatore dell’Associazione. L’obiettivo di questa giornata è avvicinare la cittadinanza al movimento della Croce Rossa e far conoscere quali sono i compiti svolti dai volontari, organizzando anche simulazioni di primo soccorso e la promozione delle campagne a livello nazionale ed internazionale.
La nascita della Croce Rossa
La nascita dell’Associazione della Croce Rossa risale al XIX secolo, durante il conflitto tra Prussia e Danimarca: durante la guerra si evidenziarono numerose difficoltà nell’assistenza ai feriti in battaglia. Fu così che con la conferenza diplomatica tenutasi Svizzera nell’agosto del 1864, al quale quale partecipano i rappresentanti di 12 governi, fu adottata la prima “Convenzione di Ginevra per il miglioramento della sorte dei feriti in campagna“, composta da dieci articoli, e garantisce neutralità e protezione alle ambulanze e agli ospedali militari, al personale delle equipes sanitarie e al materiale utilizzato. La protezione viene estesa anche alla popolazione civile che si adoperi per i soccorsi ai feriti.
La Croce Rossa Italiana fu fondata per la necessità di soccorrere i feriti e i malati in guerra a Milano il 15 giugno 1864, dapprima assistiti e curati dal Comitato Medico Milanese dell’Associazione Medica Italiana due mesi prima della firma della Convenzione di Ginevra.
Il Presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, trasmette un messaggio per la giornata del 2022:
“L’8 maggio celebra un’idea attuale, quella di Henry Dunant, e lo spirito di sacrifico e abnegazione dei nostri 14 milioni di volontari delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa in tutto il mondo, di cui oltre 150.000 nel nostro Paese. Nell’ultimo anno, infatti, alla crisi legata alla pandemia di COVID-19 si è aggiunto un tragico conflitto, quello in Ucraina, che ci sta vedendo protagonisti con costanti missioni per l’invio di aiuti umanitari e di evacuazione di civili. La CRI, che fa parte del nostro sistema di Protezione Civile, ha continuato tuttavia a dare risposte senza sosta alle conseguenze economiche del virus attraverso un sostegno diretto e concreto alle persone, a fornire supporto ai più vulnerabili, a veicolare le buone pratiche come la donazione del sangue e i corretti stili di vita. Ecco perché nonostante le tante sfide in atto è doveroso e importante festeggiare questo straordinario e costante esempio di Umanità. Perché ogni singola persona ha una storia e a noi interessano davvero tutte”.