Il Santo di oggi, 8 maggio, è Sant’Amato Ronconi
La Chiesa, oggi, celebra anche San Vittore il Moro
I santi di oggi, 8 maggio, sono Sant’Amato Ronconi e San Vittore il Moro
Sant’Amato Ronconi
Terziario francescano, fondatore dell’ospedale dei poveri pellegrini di Saludecio. Nato a Rimini nel 1226 da una ricca famiglia. Rimane orfano e vive con la famiglia del fratello Giacomo.
Si dedica a una vita di carità evangelica e presso il monte Orciale costruisce un ospizio per i pellegrini e per i poveri. Compie per quattro volte il pellegrinaggio a Santiago di Compostela.
La moglie di Giacomo cerca di farlo sposare con sua sorella ma lui rifiuta insistentemente perché ha fatto voto di castità. la cognata allora per punirlo diffonde la calunnia che Amato ha una relazione incestuosa con la sorella Chiara.
Dona tutti i suoi beni ai poveri e fa una vita di estrema penitenza, si flagella ogni giorno e si ciba con scarsi legumi.
Morte
Mentre si appresta a compiere il suo quinto pellegrinaggio a Santiago, in una visione angelica gli viene consigliato di tornare indietro perché la sua esistenza sta volgendo al termine. Dona ai Benedettini l’ospizio e la cappella dedicata alla Natività di Maria Vergine. Si spegne nel 1292, nel suo povero giaciglio della sua cella. Molti, al contatto con il suo corpo, rimasto incorrotto ed emana un buon profumo, vengono subito risanati.
Le sue spoglie sono venerate nella chiesa parrocchiale di Saludecio.
San Vittore il Moro
Vissuto nel III secolo, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Soldato dell’armata romana, originario probabilmente della Mauretania, da cui il soprannome ‘il Moro’. Vittore si distinse non solo per il suo servizio militare, ma anche per la sua forte fede cristiana in un periodo in cui i cristiani erano perseguitati.
Secondo la tradizione, rifiutò di offrire sacrifici agli dei pagani durante le celebrazioni per la vittoria dell’imperatore Massimiano, motivo per cui fu arrestato. Durante l’interrogatorio, rimase fedele alla sua fede e per questo subì numerose torture prima di essere decapitato.
La sua morte avvenne il 8 maggio 303, data in cui ora si celebra la sua festa. Il culto di San Vittore si diffuse rapidamente e molte chiese furono costruite in suo onore. La sua storia è raccontata nelle ‘Passioni dei Santi Martiri’, documenti che narrano il martirio dei primi cristiani e che hanno contribuito a preservare il ricordo delle loro testimonianze di fede.