"Giallo paglierino", la letteratura crime fa tappa al Forte
Si comincia sabato con Carla Viazzi. E quest'anno torna anche la manifestazione "Gavi, il Forte e il Borgo"
Street food, ravioli e fritto misto. Ma anche il libum, il pane romano cucinato secondo la ricetta di Catone. E visite guidate al borgo e al forte
GAVI — Dopo due anni di stop a causa della pandemia, domenica 8 maggio torna “Gavi: il Forte, il Borgo”, la manifestazione organizzata dalla proloco e arrivata alla quarta edizione.
Nel centro storico per tutto il giorno si terrà il “Mercatino del Gusto” con lo street food dei locali gaviesi. Ma non solo: ci sarà anche la farinata novese mentre da Tortona arriverà il libum, il pane romano preparato secondo la ricetta di Catone il Censore a base di farina di farro, formaggio caprino, uovo e cotto su foglie di alloro e imbottito con salame cotto. Le proloco di Gavi e Laigueglia proporranno ravioli e frittura di pesce. La giornata propone anche il “Laboratorio del pesto” aperto a grandi e piccini.
"Giallo paglierino", la letteratura crime fa tappa al Forte
Si comincia sabato con Carla Viazzi. E quest'anno torna anche la manifestazione "Gavi, il Forte e il Borgo"
Visite guidate alla chiesa di San Giacomo, agli Oratori dei Rossi, dei Bianchi e dei Turchini e al Mulino del Neirone (partenze dall’atrio del municipio alle 10.00, alle 14.30 e 16.00). Visite guidate anche al Forte, dalle 10.00 alle 16.00, con una navetta gratuita che partirà dal centro del paese grazie agli Amici del Forte.
A proposito del libum, spiegano dall’associazione Libarna Arteventi: «È il “pane e formaggio” degli antichi romani, cotto su foglie di alloro, abbinato al salame cotto». Sarà un’occasione per degustare gli “archeosapori” e raccontare il progetto sull’archeologia del cibo e del vino e alcuni prodotti, come i baci di Libarna e l’Acinaticum, il vino passito prodotto con uve Cortese delle Colline del Gavi e di Timorasso dei Colli Tortonesi e della val Borbera, simbolo dell’unione dei due territori. Il libum è realizzato da “Cuore di Pane Bio” di Cabella Ligure con il formaggio dell’azienda di Arquata Scrivia e il salame cotto dalla Cascina Giambolino di Carbonara Scrivia.
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