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Si chiama "Shopping e natura" e coinvolge l'Unione montana e i Comuni di Arquata e Serravalle Scrivia
Da una parte i grandi centri commerciali e il loro shopping frenetico, dall’altra un territorio in larga parte ancora incontaminato, con i suoi ritmi lenti e le sue tradizioni antiche. È l’idea alla base del Distretto diffuso del commercio “Shopping e natura”, approvato dalla Regione Piemonte, che mette insieme i Comuni della val Borbera (l’ente capofila è l’Unione montana) con Arquata e Serravalle Scrivia.
«Unire lo shopping con l’ambiente è una sfida che solo qui si poteva giocare», dicono Manuela Ulandi di Confesercenti e Mauro Pigazzi di Confcommercio, le associazioni partner del progetto. «A Serravalle, fra Outlet, Retail Park e Food Square arrivano ogni anno almeno 12 milioni di persone», afferma Silvio Barbieri, presidente dell’Unione nonché sindaco di Grondona.
«Dobbiamo guardarci con gli occhi dei visitatori – sostiene Giuseppe Teti, sindaco di Vignole Borbera, dove si sta ultimando un percorso ciclopedonale illuminato di 8 chilometri per incontrare caprioli, lepri, volpi e fagiani – ci siamo meravigliati quando turisti inglesi ci hanno definito una “piccola Londra” semplicemente perché in un borgo di 2 mila abitanti ci sono tutti i servizi: forno, pizzeria, gelato, tabaccaio, farmacia, che in tanti paesi non esistono».
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«Dare valore e prestigio alla nostra cucina montanara è un discorso attuale ed una prospettiva futura – dice Enrico Bussalino, sindaco di Borghetto Borbera e presidente della Provincia di Alessandria – Per questo abbiamo pensato di unire le forze e le idee per fare una sorta di “Università delle Erbe e dei Fiori” per insegnare e trasmettere a famiglie e chef italiani e stranieri la nostra antica cultura del cibo semplice e naturale».
Massimo Martina, chef di esperienza internazionale e vicepresidente del Consorzio turistico, è un po’ l’ambasciatore culinario del Distretto: “Partiamo dalle cose che abbiamo e rendiamole eccellenza: il daino di Grondona quale simbolo di qualità e prestigio. Lavoriamo per portarlo nei ristoranti più prestigiosi. Da qui prendono valore le altre tipicità della valle: castagne, funghi, fagiolane, erbe aromatiche».
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«Il Tour Gastronomico è stato un po’ l’antesignano del collegamento della valle – dice Michele Negruzzo, presidente dell’associazione albergatori – disporre di nuovi strumenti che allargano il nostro messaggio è cosa gradita e su questo noi siamo pronti alla massima collaborazione».
«Non dimentichiamo il valore della sentieristica che offre percorsi fantastici e siti culturali come il Museo di Storia Naturale ospitato a Villa Gardella», aggiunge Pierpaolo Bagnasco, sindaco di Stazzano.
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«Serravalle ha dato immediatamente la totale disponibilità – spiega il primo cittadino Alberto Carbone – Stiamo avviando un formidabile progetto di riqualificazione del centro storico. Sarà un’isola pedonale dove commercio a conduzione familiare, ospitalità e cucina tradizionale saranno gli elementi di traino alle nostre bellezze culturali da Libarna alle chiese con i preziosi organi di Serassi».
Manager del Distretto è l’architetto Gea Fravega di Borghetto Borbera: «Serve un’inversione di rotta. Sono in difficoltà i negozi banali, quelli aspettano il cliente sulla porta. Il futuro del piccolo commercio sarà legato alle moderne tecnologie di comunicazione. Continuiamo a fare bene e meglio le nostre cose, diamo appeal alla nostra terra e comunichiamolo in ogni dove. Il cliente “moderno” è facilmente raggiungibile, apprezza la nostra familiarità ma è fondamentale mantenere e certificare la nostra qualità. Abbiamo un grande vantaggio: a Serravalle i visitatori arrivano da soli, non dobbiamo spiegare dove ci troviamo o chi siamo. Diciamogli solo di guardarsi intorno».
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