Pendolari: «Trasporto ferroviario, la Regione si rimangia la parola»
Il consiglio regionale ha bocciato l'ordine del giorno sulle associazioni dei pendolari, già approvato dalla commissione Trasporti
Il collegamento diretto tra le banchine e il posteggio auto di corso Marenco a Novi Ligure era già stato interrotto mesi fa
NOVI LIGURE — Sempre meno servizi alla stazione ferroviaria di Novi Ligure: lo denuncia l’Apn, l’associazione dei pendolari novesi, che ieri ha scritto a Rfi, al sindaco Gian Paolo Cabella e al presidente del consiglio comunale Oscar Poletto. Da alcuni mesi è stato chiuso il passaggio interno che collegava il parcheggio di corso Marenco e la stazione, e la settimana scorsa è stata eliminata pure l’area di posteggio delle biciclette.
Spiega il presidente dell’Apn Andrea Pernigotti: «Chiudendo il passaggio interno che collegava l’area di parcheggio delle automobili in corso Marenco e l’area stazione è stato aumentato di parecchi minuti il tempo di trasferimento a piedi fra parcheggio e banchine di accesso ai treni». Pernigotti dice di aver ricevuto «decine di lettere di protesta» e di volere chiarimenti da Rfi, la società del gruppo Fs proprietaria delle infrastrutture ferroviarie.
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È invece notizia di una settimana fa la chiusura dell’area di parcheggio delle biciclette, «servizio storicamente offerto ai passeggeri occasionali e abituali che si recano in stazione a prendere un treno», afferma Pernigotti. Aggiunge il rappresentante dei pendolari novesi: «La fruibilità di un’infrastruttura come una stazione ferroviaria passa anche dalla facilità con cui essa può essere raggiunta (cosa, peraltro, giustamente più volte sottolineata da Rfi stessa) e dai comfort fruibili in loco, quali parcheggio biciclette, sala d’aspetto, servizi igienici, bar e così via. Ci auguriamo che si tratti di provvedimenti temporanei».
Anche su questo aspetto l’Apn avrebbe ricevuto diverse lettere di protesta, «non solo da parte di pendolari, ma anche da parte di viaggiatori occasionali, penalizzati da questi provvedimenti». I problemi evidenziati sono di competenza di Rfi, «ma siamo fiduciosi nell’interessamento di Cabella e Poletto, dato l’evidente disagio arrecato ai cittadini di Novi Ligure», conclude Andrea Pernigotti.
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