"Di segni e miraggi", il grande barocco genovese in mostra a Novi
Al Museo dei Campionissimi esposte per la prima volta 39 dipinti e disegni del Seicento genovese provenienti da collezioni private
A Novi Ligure un incontro organizzato da FormaCivicaNovi con Chiara Vignola, tutto dedicato ai tesori d'arte del XVII e XVIII secolo
NOVI LIGURE — Proseguono a Novi Ligure gli incontri della rassegna “Storia e bellezza tra Appennino e pianura”, organizzata dall’associazione FormaCivicaNovi. Il prossimo appuntamento è in programma giovedì 5 maggio, alle 21.00, presso la Casa del Giovane di via Gagliuffi. La serata vedrà la partecipazione di Chiara Vignola, direttrice del Museo dei Campionissimi, che accompagnerà i partecipanti in una sorta di invito alla visita della mostra “Di Segni e Miraggi” nella quale sono esposte opere provenienti da collezioni private e, quindi, normalmente non accessibili al pubblico.
Si tratta quindi un una vera e propria finestra aperta sull’arte barocca, elemento stilistico predominante nel nostro territorio ma che possiamo apprezzare grazie, quasi esclusivamente, a rare raccolte museali (quelle del Museo dei Campionissimi a Novi Ligure, del Museo Diocesano a Tortona e dell’ex Convento dei Cappuccini a Voltaggio) e ai tesori d’arte custoditi nelle chiese.
Grazie a Chiara Vignola, invece, sarà possibile allargare questo orizzonte ad altre opere, anche di soggetto non religioso, come se potessimo tornare indietro nel tempo, nel XVII e XVIII secolo, e dare uno sguardo all’interno di quei numerosi palazzi barocchi che caratterizzano ancor oggi l’aspetto delle vie principali del centro storico di Novi Ligure.
"Di segni e miraggi", il grande barocco genovese in mostra a Novi
Al Museo dei Campionissimi esposte per la prima volta 39 dipinti e disegni del Seicento genovese provenienti da collezioni private
Questo appuntamento sarà il primo di quel “trittico barocco” che caratterizzerà il programma di “Storia e bellezza tra Appennino e pianura” per questo mese di maggio: seguiranno infatti due incontri, il 12 maggio con Francesca Regoli e il 19 maggio con Silvia Balostro, dedicati ad opere d’arte presenti nel nostro territorio tra fine XVI secolo e il XVIII secolo, ma che spesso, pur avendole sotto gli occhi, non ne intuiamo significato e valore.
Il programma, tutto al femminile, di questa rassegna si concluderà il 9 giugno con Simona Nina Borgia, che racconterà uso artistico e simbologie floreali nell’arte, e con Letizia Defranchi, che ci accompagnerà alla scoperta del Futurismo, espressione artistica che ha lasciato eredità importanti, e insospettate, nelle nostra vita di tutti i giorni.
Corso di storia del territorio: si comincia con le origini romane
Organizzato a Novi Ligure da FormaCivicaNovi, prevede sei incontri a partecipazione libera