"Bottaro & Campora" in TV per il titolo di "Cake Star" del Monferrato
La pasticceria di Marco Bottaro in sfida su Real Time
Apprezzamenti dei due giudici per la proposta retrò dell'attività ovadese
OVADA – Otto punti complessivi per la pasticceria, nove per il cabaret delle paste e tredici per il “pezzo forte“, per un totale di trenta punti. Un bottino decisamente considerevole – a cui vanno aggiunti gli undici assegnati da Damiano Carrara, noto pasticcere di fama internazionale nonché giudice del programma -, ma che non è bastato alla pasticceria “Bottaro e Campora” di Ovada per ottenere il titolo di “Cake Star” del Monferrato. L’esito è arrivato al termine dell’ultima puntata stagionale dell’omonimo programma trasmesso ogni venerdì sera sulle frequenze di Real Time.
A spuntarla, alla fine, è stata la proposta futuristica della Pasticceria “Ninin” di Casale Monferrato (che ha ottenuto 44 punti contro i 41 della storica attività ovadese), mentre la “Pasticceria Alessia e Roberta” di Valenza ha chiuso a quota 36. “La nostra è una proposta orgogliosamente tradizionalista – ha spiegato Bottaro nel corso del programma -. Dentro ai nostri locali c’è la storia di mamma, papà e di tutta la famiglia”. I complimenti, su questo fronte, sono arrivati sia dai giudici (“Mi piace tantissimo lo stile retrò di questa pasticceria” ha commentato Katia Follesa) sia dai rivali, che hanno apprezzato anche la predisposizione dei prodotti in vetrina.
Molto apprezzato (da Carrara) il panettone salato preparato da Simone Campora, i bignè e i baci di dama (denominati “Marcellino” in onore del padre). Pollice rivolto verso l’alto anche per il cannoncino classico, per la crostatina (“La frolla è fenomenale”) e per l’olandesina alla crema – che ha fatto tornare il giudice Carrara ai tempi dell’infanzia – e per il goloso “foulard”. Anche la torta millefoglie, accompagnata da un buon bicchiere di Ovada docg, ha convinto tutti.
"Bottaro & Campora" in TV per il titolo di "Cake Star" del Monferrato
La pasticceria di Marco Bottaro in sfida su Real Time
A risultare decisamente pesante ai fini del risultato, invece, è il “no” della Follesa alla Mousse 31 proposta da Manuela Minetti, insegnante ovadese nonché “Cliente abituale” di “B&C”. A nulla è valso il “sì” di Carrara, che ha voluto incoraggiare Bottaro a proseguire la sua sperimentazione della pasticceria un po’ più moderna. Senza i cinque punti extra il trofeo è andato qualche chilometro più a nord rispetto a Ovada, con un piatto vuoto (nascosto da una cloche) portato dalla produzione in via Cairoli che ha fatto calare il sipario sulla puntata.