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L'artista di Stazzano Michele Arimburgo, immobilizzato a letto con la Sla, è riuscito a pubblicare il suo primo album rap: "Meteora"
STAZZANO — Una volontà ferrea, tanto coraggio e un grande talento: nasce così “Meteora”, l’album musicale di Michele Arimburgo, 35enne di Stazzano immobilizzato a letto a causa di una grave malattia neurodegenerativa. «Per fortuna riesco a usare ancora bene il mouse del computer, tramite il quale sopravvivo», dice Michele. Per lui, sopravvivere significa comunicare con gli altri, prima che sia troppo tardi, prima di essere portato via «da questa orrenda malattia che ti debilita in modo lento ma inesorabile, come una sentenza di morte senza scadenza».
Grande appassionato di musica e in particolare di rap («sono cresciuto con gli Articolo 31»), Michele Arimburgo ha scritto la sua prima canzone a 16 anni. Nel frattempo si è diplomato come perito informatico all’istituto Volta di Alessandria e poi è andato a lavorare a Milano, in un’impresa del settore ferroviario. Cinque anni fa, la diagnosi di Sla, sclerosi laterale amiotrofica: «Così sono tornato a vivere con i miei a Stazzano, lavorando in smart working. Ma la malattia è progredita fino al penultimo stadio in soli cinque anni e ora sono immobilizzato a letto».
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Anche parlare gli riesce difficile: «Come si evince dall’intro dell’album e dalle strofe di “L’ultima meteora”, il mio eloquio è al limite del comprensibile». Le medicine sono una presenza costante della sua giornata: «Per vivere sforzandomi di sorridere, oltre a prendere 18 pastiglie al giorno più gli antidolorifici, ho una terapia prescritta di cannabis, senza la quale forse avrei già perso ogni speranza», racconta.
L’album – che si può ascoltare gratis su Spotify – è stato prodotto da Bravagente Audio feat. Nree e tutti i testi delle canzoni sono stati scritti da Michele. Per interpretarli si sono messi a disposizione una serie di bravissimi rapper e cantanti, quali Beewez, Mtmex, Valentina Ielà, Samuele, Bad e lo stesso b. La voce di Arimburgo, limpida, si sente negli ultimi due brani, registrati prima della malattia. La copertina è stata realizzata da Stefania Beracci, artista di Stazzano. «A tutti loro, e ad Andrea Pestarino, vanno i miei ringraziamenti più sentiti», dice il musicista.
«“Meteora” nasce dalla volontà di voler essere “l’ultimo meteorite di passaggio” sulla terra che muore per la Sla – dice Michele – Lo scopo di questo progetto è quello di far capire agli ascoltatori che nonostante le avversità ci si può sempre rimboccare le maniche per tentare di trasmettere emozioni».
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