Il numero antiviolenza? «Venga indicato su scontrini, bollette e bus»
La mozione del Pd di Casale (emendata su proposta di FdI) approvata dal consiglio comunale
CASALE – Lo scorso 14 aprile, dopo più di 5 mesi dalla presentazione (era inizio novembre), in consiglio comunale a Casale la consigliera del Pd Maria Fiore ha esposto la mozione – di cui è prima firmataria – contenente la richiesta di diffondere il numero antiviolenza 1522 (attivo 24 ore su 24 356 giorni all’anno, è collegato alla rete dei Centri Antiviolenza e alle altre strutture per il contrasto alla violenza di genere presenti sul territorio) sugli scontrini delle attività cittadine.
La proposta era dall’aumento dei casi di violenza domestica e di genere avvenuto durante i lockdown: «Dal 1° marzo al 16 Aprile 2020 c’è stato un aumento del 73% rispetto allo stesso periodo del 2019 con un aumento delle vittime che hanno chiesto aiuto del 59% rispetto allo scorso anno» ha spiegato Fiore.
Quindi la proposta: «È possibile utilizzare gli scontrini delle farmacie comunali e private e anche delle altre attività commerciali come mezzo di informazione inserendo la frase ‘Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522’ su ogni scontrino battuto nelle loro attività. Il tema purtroppo è molto attuale, e chiediamo quindi a sindaco e giunta di attivarsi presso le farmacie e parafarmacie, a comunicare l’iniziativa alle attività commerciali e artigianali per proporre l’adesione a questa campagna, e a proporre la stessa iniziativa ad Amc per prevedere la possibilità di inserire la dicitura sui biglietti degli autobus».
Un’idea che ha raccolto l’approvazione dell’intero parlamentino, ma al testo è stato aggiunto un emendamento suggerito dal gruppo di Fratelli d’Italia e prontamente accolto dai dem: «È un’iniziativa importante di sensibilizzazione e per questo proponiamo di modificare due punti – ha detto Tatiana Mantovan – Proponendo agli esercizi di scrivere il numero d’emergenza non solo sugli scontrini, ma anche su altri materiali, e coinvolgendo non solo Amc, ma anche Energica, per trasferire il messaggio anche direttamente sugli autobus e sulle bollette».
L’unica nota di colore nel breve dibattito (prima dell’approvazione unanime del testo emendato) è stato l’intervento del leghista Tiziano Allera: «Non posso per coerenza dire che non concordo, sposo l’idea ma il vorrei porre il problema di indicare una qualsiasi dicitura su uno scontrino significa compiere un intervento su macchinari che presuppone dei costi a carico dell’esercente, categoria già ampiamente colpita». «Non potrà essere reso obbligatorio ma mi auguro lo accettino in parecchi» ha poi aggiunto Pino Iurato (Pd).