Al Leardi il ricordo degli Alpini monferrini tra storia e multimedialità
L'evento di questa mattina con le testimonianze rese '2.0' della Campagna di Russia
CASALE – «Abbiamo il dovere non solo di conservare, ma di tramandare il ricordo» poche parole ma che racchiudono un senso profondo. Non solo retorica, ma vera e propria missione di chi da 150 anni si prodiga perchè la memoria venga valorizzata. A pronunciarle è stato il presidente della sezione casalese dell’Associazione Nazionale Alpini Gianni Ravera questa mattina all’istituto Leardi, nell’evento organizzato per presentare il filmato che, attraverso testimonianze e parole, rende omaggio ai tanti alpini monferrini partiti per la Russia durante la seconda Guerra mondiale, senza fare ritorno a casa.
A idearlo è stato l’ex alunno della scuola casalese Edoardo Galeotti, a realizzarlo la video-maker Camilla Friggi. In pochi minuti le voci narranti (prestate dai componenti della compagnia teatrale ‘Frutti di bosco’) danno vita alle lettere che Paolo Signorini, Luigi Groppo e Luigi Pezzoli (unico superstite dei tre) hanno scritto e spedito alle famiglie in quei tragici momenti e che oggi sono conservate nel museo memoriale di Oltreponte: «Il museo è stato il vero punto di partenza del progetto – ha spiegato Galeotti – Abbiamo voluto onorare la storia di una delle sezioni più importanti dell’esercito italiano e trasmettere in formato multimediale contenuti ancora poco conosciuti». Ha poi aggiunto Friggi: «In questo modo si può cogliere anche il lato umano di una tragedia come la guerra».
Quindi ha aggiunto Ravera: «Questo lavoro va preso come una grande sintesi, il lungo elenco degli alpini monferrini caduti purtroppo lo dimostra. Ho avuto avuto la fortuna di conoscere Pezzoli, alfiere della nostra sezione, e ha testimoniato con tutte le sue forze i valori degli Alpini fino alla fine. È questo che dobbiamo fare, portare a conoscere uno stile di vita passato nella speranza che si possano attingere tutte quelle cose che ci aiutano a stare insieme e ad accettarci nel bene e nel male. Noi guardiamo sempre al futuro, come dimostrano i campi scuola che proponiamo e partiranno in estate, e la voglia di ripartire a far visitare il nostro piccolo museo alle scolaresche».
I parenti dei caduti
All’evento hanno partecipato anche Viviana Signorini e Luigina Groppo, nipoti di Paolo Signorini e Luigi Groppo, che con commossi aneddoti hanno onorato, rispettivamente, il nonno e lo zio. Per l’amministrazione, presente l’assessore alla Cultura Gigliola Fracchia («Un tema, purtroppo, terribilmente attuale») e per l’Ana anche il presidente emerito nazionale Corrado Perona.
«Giornata del sacrificio? Non ci stiamo»
Prima del termine, il presidente Ravera ha espresso, rispondendo alla domanda di un’alunna, la sua posizione (e della sezione casalese) rispetto all’istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio nella giornata del 26 gennaio, legiferata dal Senato lo scorso 5 aprile, che da subito si è mostrata altamente divisiva: «Credo che la politica dovrebbe fare politica e le associazioni dovrebbero perseguire scopi associativi. Quando si vuol far passare la politica come perseguimento di scopi associativi, allora io non ci sto. 230mila ragazzi sono partiti, e il sacrificio è stato di tutti 230mila, non solo di quelli morti. Perd di più che a ottobre si festeggeranno i 150 anni dell’associazione, si poteva pensare a una festa unitaria, ma in questo caso io e la sezione casalese non celebreremo questa giornata»