Un intero quartiere senza negozi: «Così si rischia il degrado»
In viale Pinan Cichero a Novi Ligure anche l'ultima attività commerciale rimasta chiuderà i battenti
I Democratici hanno presentato un'interrogazione sulla "desertificazione commerciale" a cui è andata incontro la zona
NOVI LIGURE — Il supermercato Md di Novi Ligure ha chiuso come annunciato, lasciando senza servizi commerciali un intero e popoloso quartiere, quello di viale Pinan Cichero. Immediatamente dopo Pasqua sono stati chiusi i battenti del discount e l’insegna è stata smontata e portata via. Nel quartiere, poco tempo prima aveva abbassato le serrande anche il negozio che faceva da edicola, tabaccheria e cartoleria.
I cinque lavoratori sono stati trasferiti in altri punti vendita della stessa catena, ad Alessandria. La direzione di Md ha fatto sapere la decisione di chiudere «è stata dettata dalla necessità di contenere le forti perdite maturate da ormai qualche anno e divenute a oggi non più sostenibili, in parte anche conseguenza del mutato assetto commerciale della zona, determinato dall’arrivo di altri operatori».
Un intero quartiere senza negozi: «Così si rischia il degrado»
In viale Pinan Cichero a Novi Ligure anche l'ultima attività commerciale rimasta chiuderà i battenti
Il riferimento, par di capire, è al nuovo supermercato Eurospin che ha aperto in via Mazzini nel 2018, accanto al preesistente punto vendita Unes e a poca distanza anche da Md. La concorrenza si è fatta più pressante e a farne le spese sarebbe stato il discount di viale Pinan Cichero.
I Democratici hanno presentato un’interrogazione alla giunta comunale per chiedere conto della “desertificazione commerciale” a cui è andato incontro il quartiere (dovrebbe essere discussa mercoledì). Ora l’alimentari più vicino è in via Mazzini, per acquistare un giornale invece bisogna andare in via Amendola.
Il supermercato di viale Pinan Cichero è stato aperto circa trent’anni fa. È passato attraverso alcuni cambi di insegna, ma è sempre rimasto aperto al servizio del quartiere. L’immobile è di proprietà privata dal 2011, quando il Comune lo vendette per 262 mila euro, dopo diversi tentativi d’asta andati a vuoto.