Avim, replica Rapetti: “Fallimento colpa mia? Ma di cosa parliamo?”
"Nel 2012 i conti erano a posto. L'attuale amministrazione cosa ha fatto in quattro anni?"
ACQUI TERME – Prosegue il botta e risposta (a catena) in merito alla questione Avim. Dopo la replica del vice sindaco Paolo Mighetti alle affermazioni del coordinatore del circolo del Partito Democratico, Ezio Cavallero, ora è l’ex sindaco Danilo Rapetti a voler mettere “i puntini sulle i” in coda alle dichiarazioni rilasciate da Mighetti.
“Con me società mai in perdita”
In corsa per la poltrona di Palazzo Levi alle prossime Comunali, Rapetti è stato menzionato sia da Cavallero che dall’attuale vice sindaco come uno dei principali responsabili del successivo fallimento della società costituita nel 2008 proprio dall’allora primo cittadino (al suo secondo mandato) per la valorizzazione degli immobili comunali e “per la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio”.
«Io davvero mi chiedo di cosa stiamo parlando. La mia amministrazione ha costituto Avim secondo le leggi vigenti – sottolinea Rapetti – allo scopo di cedere parte del patrimonio comunale, e posso dire che fino al 2012, anno in cui è terminato il mio mandato, la società non era certamente in perdita. Se poi nel 2021 è stata dichiarata fallita, io cosa c’entro?».
“Al Pd, chiedo: e in Regione con le Terme?”
Danilo Rapetti rispedisce al mittente – in questo caso Mighetti – le accuse: «Il sollecito della Corte dei Conti per risolvere in qualche modo la situazione (la società risultava in liquidazione dal2014, ndr) è arrivato nel 2020 all’attuale amministrazione, tre anni dopo il suo insediamento. Per tutto questo tempo la Giunta Lucchini ha continuato a far “macerare” la questione Avim, aggravandola sempre di più. Dal 2008 al 2012 la mia amministrazione non ha mai ricevuto alcun sollecito. Senza contare che proprio in quegli anni era in atto una grave crisi del settore immobiliare».
Rapetti ne ha anche per Cavallero: «Per carità, è vero che il Partito Democratico allora votò contro la costituzione dell’Avim, ma se mi si viene a parlare di società partecipate voglio solo ricordare agli amici del Pd che nel 2016 sono stati proprio loro, alla guida della Regione, a vendere le Terme di Acqui a un privato senza nemmeno aver avuto per le mani un valido piano industriale». «Io capisco tutto – conclude Rapetti – e so benissimo che siamo in campagna elettorale, ma certe accuse rivolte alla mia persona sono davvero prive di fondamento e le rispedisco al mittente».