Consiglio comunale, l'opposizione domina l'ordine del giorno
Stasera a Novi Ligure su dodici punti in programma, ben 11 sono rappresentati da interpellanze, interrogazioni e mozioni di Dem…
Il capogruppo di Solo Novi continuerà a votare secondo coscienza: la crisi si allontana. I Democratici chiedono nuove elezioni
NOVI LIGURE — Il consiglio comunale di Novi Ligure aspettava ieri con trepidazione le decisioni di Marco Bertoli, che con il suo gruppo di consiglieri rappresenta un po’ l’ago della bilancia di tutte le decisioni politiche in città.
Bertoli ha sì ribadito che lui e gli altri due componenti di Solo Novi (Francesco Bonvini e Cristina Sabbadin) hanno deciso di passare all’opposizione, ma ha anche fatto sapere che sui vari provvedimenti «voteranno secondo coscienza», avendo come unico parametro di riferimento «il bene della città e dei novesi».
Questioni terminologiche a parte – prima Bertoli si definiva «equidistante» da maggioranza e opposizione, ora invece dice di essere «in minoranza» – non cambia nulla rispetto agli ultimi due anni. La sensazione è che, seppur con qualche mal di pancia in più, il sindaco Gian Paolo Cabella potrà ancora portare avanti il proprio mandato.
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Il segretario della Lega Giacomo Perocchio ha contestato la scelta di Bertoli, ma senza calcare la mano: «Fossi stato in lui, non avrei preso una decisione così importante solo in seguito a un attacco politico». L’attacco cui fa riferimento il consigliere leghista è la richiesta di dimissioni avanzata dal coordinatore di Forza Italia Giuseppe Rapisarda nei confronti di Bertoli, Bonvini e Sabbadin, per aver tradito il mandato ricevuto dagli elettori.
Lucia Zippo (M5s) ha detto che il consiglio comunale si trova di fronte «all’ennesimo penultimatum» di Bertoli, che cade nel momento sbagliato perché «ci sono sul tavolo progetti che vanno portati avanti». Luciano Saracino (FdI) ha chiesto a Solo Novi di rimanere fedele al programma elettorale con cui la maggioranza è stata eletta.
I Democratici, con Simone Tedeschi e Rocchino Muliere, hanno sottolineato le profonde divisioni che fin dal giorno successivo alle elezioni hanno agitato il centrodestra novese e le numerose volte che i provvedimenti proposti dalla giunta comunale sono stati bocciati. «È una situazione di estrema gravità, il sindaco non ha più i numeri per governare e farebbe bene a dimettersi», ha detto Tedeschi.
Il sindaco Cabella ha raccolto la sfida: «La legge prevede un percorso semplice per tornare alle urne, vale a dire la mozione di sfiducia. Presentatela. Nel frattempo io andrò avanti a lavorare».
«Il centrodestra ormai è minoranza, Cabella deve dimettersi»
A Novi Ligure la coalizione di centrosinistra torna a chiedere le dimissioni del sindaco